Cronaca Napoli

Bloccata costruzione abusiva a Ponticelli, sequestro e denuncia per un recidivo

Condivid

Napoli – Un nuovo colpo all’abusivismo edilizio nel quartiere di Ponticelli. Questa mattina, gli agenti del Reparto Tutela Edilizia e Patrimonio della Polizia Locale di Napoli sono intervenuti in via Esopo, a seguito di una segnalazione su lavori sospetti.

Sul posto, è stata accertata la costruzione di un manufatto abusivo, realizzato senza alcuna autorizzazione su un’area pubblica destinata alla collettività. Le opere, immediatamente interrotte, sono state poste sotto sequestro, mentre gli atti sono stati trasmessi all’autorità giudiziaria per ulteriori accertamenti.

Il responsabile, identificato dagli agenti, non è un volto nuovo: si tratta di un soggetto già noto alle forze dell’ordine, denunciato in passato per reati simili. In precedenza, l’uomo era stato segnalato per aver trasformato illegalmente una cantina in abitazione e per aver ampliato abusivamente uno spazio con la costruzione di una stanza, invadendo aree comuni.

Un curriculum di violazioni che sottolinea la persistenza del fenomeno dell’abusivismo edilizio in alcune periferie napoletane, dove l’occupazione di suolo pubblico e la costruzione senza permessi rappresentano una sfida costante per le autorità.L’intervento di oggi si inserisce in un contesto più ampio, quello di una città che da decenni lotta contro l’edilizia selvaggia.

A Ponticelli, quartiere della periferia orientale di Napoli, il fenomeno è particolarmente radicato, complicato da una combinazione di degrado urbanistico, carenza di controlli e difficoltà socioeconomiche. La costruzione abusiva scoperta in via Esopo, oltre a violare le normative urbanistiche, privava la comunità di spazi pubblici preziosi, destinati a servizi collettivi come aree verdi o infrastrutture.“

L’azione della Polizia Locale è un segnale chiaro: l’abusivismo non sarà tollerato”, ha dichiarato un rappresentante del Comune, che ha preferito mantenere l’anonimato. “Continueremo a vigilare per garantire il rispetto delle regole e la tutela del patrimonio pubblico”.

La rapidità dell’intervento è stata possibile grazie alla segnalazione di alcuni cittadini, un elemento che evidenzia l’importanza della collaborazione tra comunità e istituzioni nel contrasto a questo tipo di reati.Il sequestro del manufatto rappresenta solo l’ultimo capitolo di una battaglia che Napoli combatte su più fronti.

Negli ultimi anni, il Comune ha intensificato i controlli, anche attraverso l’uso di tecnologie come i droni e le segnalazioni digitali, per monitorare le aree più a rischio. Tuttavia, la complessità del fenomeno richiede non solo repressione, ma anche politiche di rigenerazione urbana e investimenti per migliorare la qualità della vita nelle periferie.

Mentre l’inchiesta giudiziaria segue il suo corso, i residenti di Ponticelli chiedono maggiore attenzione al loro quartiere, spesso al centro delle cronache per episodi di degrado. “Non vogliamo solo sequestri, ma soluzioni durature”, ha commentato un abitante della zona, che preferisce restare anonimo.

“Servono più spazi pubblici, più verde, più opportunità per chi vive qui”. Intanto, l’area di via Esopo resta sotto sigilli, in attesa che la giustizia faccia il suo corso e che il territorio venga restituito alla collettività.

Articolo pubblicato il 5 Settembre 2025 - 15:50 - A. Carlino
Pubblicato da
A. Carlino