in foto l'ospedale moscati di avellino
Un parto trigemellare ad alto rischio si è concluso con successo all'ospedale "Moscati" di Avellino, dove una donna di 33 anni di origine cinese, residente in Irpinia, ha dato alla luce tre gemelli: due maschietti e una femminuccia.
I neonati sono venuti alla luce il 1° settembre con parto cesareo alla 34esima settimana e 6 giorni di gestazione, e al momento sono ancora sotto osservazione medica presso la struttura ospedaliera.
Due dei tre gemelli hanno già lasciato la Terapia Intensiva Neonatale e sono stati trasferiti nel reparto di Neonatologia, mentre il terzo prosegue le cure in incubatrice, monitorato costantemente dall’équipe medica. La madre, in buone condizioni di salute, è stata già dimessa.
L’evento, considerato di elevata complessità clinica, è stato gestito grazie alla sinergia di più professionalità coordinate dal dottor Mario Ardovino, direttore dell’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia. Ardovino ha sottolineato come le gravidanze trigemine siano un caso raro – con un’incidenza di circa 1 ogni 10.000 nelle gravidanze spontanee – in aumento tuttavia per via del ricorso crescente alle tecniche di procreazione medicalmente assistita.
Il dottor Sabino Moschella, direttore della Neonatologia e della Terapia Intensiva Neonatale, ha spiegato: "La quasi totalità dei parti multipli, specie se trigemellari, avviene prima della 37esima settimana. I neonati necessitano quindi di un’assistenza specialistica per il sostegno respiratorio e l’adattamento alla vita extrauterina. I piccoli sono stabili, ma resteranno sotto osservazione ancora qualche giorno per consolidare le loro condizioni".
Il direttore generale dell’Azienda ospedaliera "Moscati", Germano Perito, ha colto l’occasione per rimarcare l’eccellenza del presidio irpino: "Questa nascita è l’esempio di come competenza, tecnologia e umanità possano convergere per affrontare con successo evenienze complesse. Siamo un punto di riferimento per l’assistenza materno-infantile".
Un lieto evento, dunque, che conferma l’alta specializzazione raggiunta dall’ospedale avellinese nella gestione delle gravidanze a rischio e nella cura dei neonati prematuri.