Napoli– Terzo giorno di fuoco sul Vesuvio. Dalla mattina di venerdì le fiamme stanno divorando ettari di vegetazione nel Parco nazionale, innescando una mobilitazione senza precedenti.
All’alba di oggi sono ripresi i sorvoli di Canadair ed elicotteri, mentre le squadre a terra – vigili del fuoco, volontari e militari – hanno lavorato senza sosta per tutta la notte.
Il prefetto di Napoli, Michele di Bari ha spiegato alle agenzie di stampa: «Stiamo lavorando alacremente, abbiamo rafforzato il dispositivo su alcune fasce e ci sono zone in cui l’incendio si sta marginalizzando. Credo però che ne avremo ancora per tutta la giornata».
Grazie alla mobilitazione nazionale disposta ieri dal ministro della Protezione civile Nello Musumeci, sono in arrivo colonne mobili di operatori e mezzi da diverse regioni. Il Veneto è stato tra i primi a rispondere, inviando una trentina di uomini con attrezzature specializzate.
Nonostante l’impegno, la situazione resta definita “estremamente critica” dagli operatori sul campo, vista la vastità dell’area colpita. Al momento, le fiamme restano lontane dai centri abitati, ma si attende in mattinata un bollettino aggiornato.
Il sindaco di Terzigno: “Situazione in leggero miglioramento”
La situazione del rogo sul Vesuvio è “in leggero miglioramento”. Lo ha detto Francesco Ranieri, sindaco di Terzigno che sta seguendo assiduamente le operazioni antincendio nell’area.
“Alle 6.00 sono riprese le operazioni di spegnimento anche per via aerea con tutte le forze in campo. A seguito del decreto di mobilitazione nazionale firmato ieri dal ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, sono ora operative anche le forze anche di altre Regioni italiane” ha spiegato il primo cittadino.
“La notte appena trascorsa è stata sicuramente migliore rispetto a quella precedente, quando le fiamme erano giunte a pochi chilometri dalle case. Oggi sarà una giornata cruciale. Credo tantissimo nelle meravigliose forze che sono state messe oggi in campo”.
Pompei e gli scavi restano aperti
Il fumo dell’incendio è visibile anche dal Parco Archeologico di Pompei e dalle aree limitrofe, come Boscoreale. Ma il direttore Gabriel Zuchtriegel assicura: «I siti restano aperti al pubblico». L’ente è in costante contatto con la Prefettura per eventuali aggiornamenti.
«È un momento doloroso per tutti coloro che amano l’area vesuviana – sottolinea Zuchtriegel – ed esprimiamo la nostra grande riconoscenza a tutte le forze impegnate per domare le fiamme in una delle zone storico-naturalistiche più belle del mondo, decantate già dagli antichi romani».
Articolo pubblicato da Rosaria Federico il giorno 10 Agosto 2025 - 10:47
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