La Procura della Repubblica di Paola ha disposto il sequestro, su tutto il territorio nazionale, di un prodotto alimentare sospettato di aver provocato una grave intossicazione da botulino registrata nei giorni scorsi nel Cosentino, e che ha già causato una vittima e diversi casi di ricovero ospedaliero.
Le indagini, coordinate dal procuratore Domenico Fiordalisi, si concentrano in particolare su un alimento a base di broccoli servito in un panino venduto da un food truck sul lungomare di Diamante, in provincia di Cosenza.
A perdere la vita è stato Luigi Di Sarno, 52 anni, residente a Cercola, in provincia di Napoli, in vacanza in Calabria con la famiglia. L’uomo aveva consumato un panino con broccoli e salsiccia presso l’attività ambulante denominata "Da Peppino".
Poco dopo aveva cominciato ad avvertire un malore e, durante il viaggio di ritorno verso casa, è deceduto in auto mentre si trovava in autostrada nei pressi di Lagonegro.
La tragedia ha sconvolto la comunità di Cercola e ha scatenato immediate reazioni da parte dell’autorità giudiziaria. La Procura ha aperto un fascicolo ipotizzando i reati di morte e lesioni come conseguenza di altro reato e commercio di sostanze alimentari nocive.
Già due persone – i titolari dell’attività ambulante – risultano indagate.Potrebbe interessarti
Nel frattempo, sono almeno nove le persone finite in ospedale dopo aver consumato lo stesso tipo di panino, tutte riconducibili alla medesima attività commerciale. Tra loro anche due diciassettenni di Roma, anche loro in vacanza a Diamante, entrambi ricoverati in terapia intensiva: uno dei due è stato intubato, l’altro risulta cosciente.
Non solo. Gli inquirenti stanno anche verificando eventuali responsabilità mediche legate all’assistenza prestata alla vittima. Di Sarno, infatti, si era recato per un primo intervento in una clinica privata di Belvedere Marittimo, prima di decidere di tornare verso Napoli. L’autopsia è stata disposta e affidata all’Istituto di medicina legale di Catanzaro.
Cagliari, un altro caso: muore donna di 38 anni dopo intossicazione da salsa guacamole
Il caso di Diamante si intreccia con un altro episodio analogo registrato a Cagliari, dove otto persone erano rimaste intossicate da botulino a fine luglio, dopo aver consumato una salsa guacamole durante la manifestazione “Fiesta Latina” di Monserrato.
Nelle ultime ore, una delle pazienti, una donna di 38 anni, è deceduta all’ospedale Businco, dove era stata trasferita dopo un primo ricovero al Brotzu. La donna era stata tra le prime a manifestare i sintomi dell’intossicazione.
Ora si attende l’esito degli accertamenti tossicologici e microbiologici per chiarire l'origine del batterio responsabile. Anche in questo caso, la magistratura locale ha avviato un’indagine per fare luce sulla catena di produzione e distribuzione dell’alimento contaminato.

Commenti (1)
E’ un evento veramente tragico, mi dispiace molto per la vittima e per la sua famiglia. Spero che le autorita possano fare chiarezza su questo incidente e trovare le cause di questa intossicazione da botulino, cosi non accada piu.