Pistoia – Ancora una volta la tecnica del “finto carabiniere” torna a colpire, questa volta sulla Montagna Pistoiese. I veri militari dell’Arma hanno smascherato e denunciato tre uomini, ritenuti responsabili di due truffe commesse nel mese di luglio, per un bottino complessivo di 33.400 euro.

Gli indagati avrebbero utilizzato la pratica dello “spoofing”, ossia la manipolazione del numero telefonico che appare sul display, così da far risultare come attendibile un contatto in realtà fasullo. Un inganno che, soprattutto per le persone anziane, può risultare difficile da riconoscere.

Nel primo caso, un uomo di Messina e uno di Napoli avrebbero convinto una vittima a trasferire ben 23.500 euro dei propri risparmi su un conto “sicuro”, spacciandosi per marescialli impegnati in un’operazione antifrode.

Nel secondo episodio, un altro truffatore, proveniente dalla Campania, è riuscito a carpire la fiducia di una diversa vittima con telefonate e sms, inducendola a effettuare bonifici per un totale di 9.900 euro con la falsa giustificazione di evitare la clonazione delle carte di credito.

Grazie alle indagini sui conti correnti utilizzati per ricevere il denaro, i carabinieri sono riusciti a risalire ai presunti responsabili. Le verifiche proseguono ora per accertare se i tre abbiano colpito anche in altre zone della Toscana.

L’Arma ricorda con forza ai cittadini di non fornire mai dati bancari o personali al telefono, di diffidare da richieste urgenti di denaro e, soprattutto, di non esitare a chiamare il 112 in caso di sospetti.

La denuncia resta l’arma più efficace per stroncare un fenomeno che colpisce in modo particolare gli anziani, trasformando la fiducia in paura e i risparmi di una vita in un obiettivo facile per i truffatori.


Articolo pubblicato da Federica Annunziata il giorno 21 Agosto 2025 - 19:18