Napoli – Scontro frontale tra il Coordinamento della Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della libertà e il ministro della Giustizia Carlo Nordio.
In una nota, i Garanti esprimono “profondo sconcerto” per le dichiarazioni del Guardasigilli, che, commentando i dati diffusi dal Garante nazionale – 48 suicidi, 30 morti per cause ancora da accertare, 69 per cause naturali e una per incidente – ha escluso l’esistenza di un “allarme sociale” perché i numeri sarebbero inferiori a quelli registrati nel 2022.
Una posizione definita “di gravità inaudita” dai Garanti, che ricordano come la realtà delle carceri italiane sia segnata da strutture fatiscenti, carenza di personale, servizi sanitari inadeguati, assenza di progetti educativi continui e un sovraffollamento in costante aumento.
“Non si tratta solo di numeri – sottolineano – ma di persone. Ogni morte in carcere è un fallimento dello Stato e la prova di una politica penitenziaria che non funziona”.
Il Coordinamento osserva che, se in altri luoghi pubblici di custodia – scuole, ospedali, case di riposo – si registrasse un numero simile di suicidi, “la reazione istituzionale sarebbe ben diversa”. E ricorda le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che lo scorso 30 giugno aveva definito “drammatico” il numero di suicidi dietro le sbarre, parlando di “emergenza sociale” e sollecitando interventi immediati.
“Quelle parole – denunciano i Garanti – non hanno avuto alcun seguito e non si sono tradotte in provvedimenti concreti per garantire condizioni di vita dignitose ai detenuti. Al contrario, smentiscono le dichiarazioni del Ministro Nordio e mettono in luce l’inerzia di questo Governo di fronte a quella che è, a tutti gli effetti, una strage di Stato. Tutto ciò è inaccettabile”.
La nota è firmata da Samuele Ciambriello, portavoce della Conferenza e Garante della Campania, insieme ai Garanti di Milano, Roma, Toscana, Provincia di Brindisi e Parma.
Articolo pubblicato da A. Carlino il giorno 13 Agosto 2025 - 15:12
Lascia un commento