Napoli – “I dati diffusi dal ministro della Giustizia Carlo Nordio sul numero dei suicidi in carcere non sono un’operazione di ‘contro-narrazione’, ma la semplice fotografia della realtà storica. Piaccia o no, è esattamente così come li ha rappresentati il Guardasigilli”.
A dirlo è Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe), intervenendo sulle polemiche nate dopo le dichiarazioni del ministro.
“Ogni morte in carcere è una sconfitta per lo Stato – aggiunge Capece – ed è sempre doloroso per chi lavora negli istituti penitenziari trovarsi di fronte a simili tragedie.Potrebbe interessarti
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Il disagio psichico e il rischio suicidario tra i detenuti restano una vera emergenza nazionale, indipendentemente da chi governa: destra, sinistra, centro o governi tecnici. Purtroppo i suicidi si sono verificati anche con altri Garanti dei detenuti, ma allora nessuno si scandalizzava”.
Il leader del Sappe sottolinea inoltre le difficoltà operative del personale: “La Polizia penitenziaria lavora con abnegazione e professionalità, ma spesso in condizioni di solitudine e senza strumenti adeguati per gestire situazioni così complesse. Apprezziamo gli interventi del Governo, sia in termini di nuove assunzioni sia nelle modifiche normative che hanno rafforzato l’operatività dei Baschi Azzurri”.
Commenti (1)
Trovo che le parole del ministro siano veramente importante, ma ci sono anche molte situazioni che non vengono evidenziate. Le condizioni di vita in carcere sono difficile e spesso i problemi psichici non vengono affrontati nel modo giusto.