Bufera social in Consiglio regionale a Napoli
Napoli Nuova, rovente polemica in Campania. Il Consiglio regionale si è trasformato in un set per un’incursione social della tiktoker napoletana Rita De Crescenzo, nota per le sue battaglie politiche e per il grande seguito online.
L’influencer ha trasmesso in diretta dalla stanza del consigliere di Azione Pasquale Di Fenza, fedele sostenitore di Vincenzo De Luca, seduta alla sua scrivania mentre un altro tiktoker, Angelo Napolitano, sventolava il tricolore sulle note dell’inno nazionale.
Il video, con la scritta in sovrimpressione “Popolo ci sei? Working in progress”, è stato seguito da un’altra diretta dall’esterno dell’edificio, dove la De Crescenzo ha spiegato che si stava “acculturando” per capire come “fare di buono” e ha rilanciato la sua battaglia per il ripristino del Reddito di cittadinanza. Un’iniziativa che ha scatenato una durissima reazione trasversale del mondo politico.
Non è la prima volta che la tiktoker fa parlare di sé per le sue iniziative. Già in passato aveva organizzato un’imponente “spedizione” a Roccaraso e aveva promosso il voto per il referendum su lavoro e cittadinanza, un’operazione per la quale aveva dichiarato di essere stata retribuita. Ad aprile, inoltre, aveva partecipato a una manifestazione del M5S a Roma contro il riarmo europeo, aprendo alla possibilità di una sua candidatura.
La sua presenza nel cuore delle istituzioni regionali ha provocato un’ondata di sdegno unanime. L’immagine della politica campana, già spesso al centro di polemiche, è stata ulteriormente messa in discussione.
“L’immagine più brutta e becera di una certa parte politica, che ancora una volta dimostra la sua totale inadeguatezza,” ha tuonato il deputato della Lega Gianpiero Zinzi, chiedendo scuse. Sulla stessa linea il Partito Democratico, che ha definito “inaccettabile” la trasformazione del Consiglio regionale, “luogo per eccellenza del confronto democratico”, in un “palcoscenico per contenuti social di pessimo gusto”.
Anche il Presidente del Consiglio regionale, Gennaro Oliviero, ha espresso la sua “indignazione”, definendo i video “ridicolizzanti” e lesivi della “dignità e del prestigio” dell’istituzione.
La dirigenza regionale di Azione, nel frattempo, ha preso le distanze dall’accaduto, definendo l’iniziativa di Di Fenza “esclusivamente personale, estemporanea, incomprensibile e in alcun modo condivisibile,” e ha annunciato che si riserva di prendere provvedimenti per tutelare la comunità politica del partito.
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