nella foto Marina del Cassano a Sant'Agnello dove era in corso la festa illegale
Sant’Agnello – Una notte di caos e illegalità a Marina di Cassano, dove un dj set con un performer da centinaia di migliaia di follower ha trasformato il solarium di uno stabilimento balneare in un’arena di eccessi.
I Carabinieri della stazione di Sorrento hanno fatto irruzione, interrompendo un evento che ha violato ogni regola: oltre 1.000 persone presenti, contro un limite massimo di 200 previsto dalle norme di sicurezza.
Ma a destare maggiore allarme è stata la scoperta di un tavolo occupato da sette minori, con uno scontrino da quasi 800 euro spesi interamente in alcolici, venduti illegalmente.La serata, pensata per attrarre giovani e giovanissimi con l’ostentazione di lusso e divertimento sfrenato, si è conclusa con due denunce penali: nei guai il proprietario dello stabilimento e l’amministratore dell’attività.
I militari hanno accertato non solo il sovraffollamento, che ha messo a rischio l’incolumità dei partecipanti, ma anche la vendita sconsiderata di alcol a minori, un illecito grave che evidenzia una preoccupante mancanza di scrupoli.
L’operazione dei Carabinieri sottolinea l’urgenza di controlli più stringenti in un’area, come la Costiera Sorrentina, dove il richiamo del divertimento attira migliaia di giovani, spesso senza filtri o regole.Riflessione:
Il caso di Sant’Agnello getta una luce inquietante sull’industria del divertimento, dove il profitto sembra prevalere su ogni principio etico.
Organizzare un evento con 1.000 persone in uno spazio autorizzato per 200 non è solo una violazione amministrativa, ma un atto di irresponsabilità che mette a rischio vite umane. Ancora più grave è la vendita di alcolici a minori, con uno scontrino da 800 euro che parla di una gestione spregiudicata, pronta a sfruttare la vulnerabilità dei giovanissimi pur di incassare.
Gli imprenditori del divertimento, in questo caso, hanno dimostrato una totale mancanza di scrupoli, trasformando una serata di svago in un contesto pericoloso, dove la sicurezza e la legalità sono state sacrificate sull’altare del guadagno facile.
Questa vicenda non è isolata. In molte località turistiche, come la Costiera Sorrentina, il richiamo di eventi glamour, spesso amplificati dai social media, attira folle di giovani in cerca di esperienze da immortalare e condividere. Gli organizzatori, consapevoli di questo trend, non esitano a spingere i limiti, ignorando normative e rischi.
La presenza di un performer con centinaia di migliaia di follower evidenzia come il richiamo mediatico sia usato per attirare pubblico, senza curarsi delle conseguenze. È un sistema che alimenta una cultura dell’eccesso, in cui l’immagine e l’ostentazione prevalgono su responsabilità e valori.
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