Una storia che unisce medicina, speranza e scienza d’avanguardia arriva da Salerno, dove una donna con trapianto renale è diventata madre grazie alla fecondazione eterologa. Si tratta del primo caso al mondo documentato di gravidanza in una paziente trapiantata che ha avuto accesso all’ovodonazione. La gravidanza, portata a termine senza alcuna complicanza né per la madre, né per il neonato né per la funzionalità dell’organo trapiantato, è stata descritta in un lavoro scientifico pubblicato dalla rivista internazionale Transplantation Proceedings.
A firmare lo studio sono i nefrologi Luca Apicella e Giancarlo Bilancio dell’Unità operativa complessa di Nefrologia, Dialisi e Trapianto dell’Azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona di Salerno, diretta dalla dottoressa Candida Iacuzzo, in collaborazione con i colleghi dell’AOU Federico II di Napoli. Un risultato che rappresenta un punto di svolta nella medicina trapiantologica e nella fertilità assistita, aprendo nuovi orizzonti clinici per donne in condizioni simili.
La gravidanza, ottenuta con una procedura di ovodonazione, si è svolta in modo regolare, dimostrando la possibilità di conciliare un trapianto renale con la maternità in contesti finora ritenuti impossibili. Il caso ha già suscitato attenzione nella comunità scientifica internazionale per la sua unicità e per il valore di speranza che rappresenta per migliaia di donne nel mondo.
Articolo pubblicato da Vincenzo Scarpa il giorno 1 Agosto 2025 - 17:05
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