Napoli– Ancora una rapina ai danni di un turista straniero, ancora una volta in una zona simbolo della città.
Stavolta la vittima è un cittadino cinese, aggredito nel pomeriggio del 9 agosto in piazza VII Settembre, tra via Toledo e piazza Dante, cuore pulsante dello shopping. Dopo una colluttazione, i malviventi gli hanno strappato dal polso un orologio di ingente valore.
Grazie a un’indagine lampo della Squadra Mobile, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli, i due presunti autori sono stati individuati e arrestati. Fondamentali le immagini della videosorveglianza pubblica e privata, unite alla testimonianza della vittima. I rapinatori, già gravati da precedenti, erano a bordo di uno scooter rubato, poi restituito al legittimo proprietario.
Il Gip ha convalidato il fermo disponendo la custodia cautelare in carcere. I due restano indagati per rapina aggravata e ricettazione.
Il precedente dell’Excelsior e il problema di immagine
Il caso riporta alla mente la clamorosa rapina di due giorni fa, quando un turista marocchino fu derubato all’interno della hall dell’Hotel Excelsior, uno degli alberghi più prestigiosi di Napoli.
Due episodi, diversi ma accomunati da un elemento preoccupante: la capacità dei rapinatori di colpire luoghi strategici e simbolici, in pieno giorno, senza farsi scoraggiare dalla presenza di telecamere o di personale. delle forze dell’ordine.
Per una città che negli ultimi anni ha investito moltissimo sulla propria immagine turistica, questi fatti rappresentano un “biglietto da visita” negativo, destinato a pesare soprattutto sulla percezione internazionale.
I social, la stampa estera e i racconti diretti dei viaggiatori contribuiscono a diffondere – spesso senza filtri – la narrazione di una Napoli dove il rischio di aggressioni per strada non è marginale.
Il paradosso: efficienza nelle indagini, fragilità nella prevenzione
Il lavoro della Polizia di Stato è stato, ancora una volta, rapido ed efficace. Ma il problema di fondo rimane: se le forze dell’ordine sono costrette a “correre” dopo ogni colpo, vuol dire che il sistema di prevenzione non riesce a scoraggiare in anticipo questo tipo di reati.
Napoli vive una contraddizione: da un lato è capace di attrarre flussi turistici da record; dall’altro continua a registrare episodi che minano la percezione di sicurezza proprio nei luoghi più frequentati.
Finché la repressione non sarà affiancata da un piano strutturato di prevenzione – con più pattuglie visibili, controlli mirati, campagne di deterrenza e una rete di telecamere realmente integrata – sarà difficile cambiare questa tendenza.
Se la città non interverrà in modo deciso sul fronte della sicurezza preventiva, è probabile che assisteremo ad altri episodi simili, magari ancora più clamorosi. I rapinatori agiscono con sempre maggiore audacia, consapevoli che, anche se verranno presi, il “guadagno” immediato può valere il rischio.
Il vero rischio, però, è per Napoli: perdere credibilità agli occhi di un turismo internazionale che oggi è una delle sue risorse economiche più importanti
Articolo pubblicato da Giuseppe Del Gaudio il giorno 14 Agosto 2025 - 12:51
Commenti (1)
E’ triste sentire di nuove rapine a Napoli, specie in posti cosi affollati. Speriamo che le forze dell’ordine possano fare di piu per prevenire questi episodi e non solo per reagire dopo che succedono.