Napoli – Padre e figlio, entrambi soprannominati “Desquared”, tornano in libertà dopo che il Tribunale del Riesame ha accolto le loro istanze di scarcerazione.
Gennaro e Salvatore Silvestro, arrestati lo scorso 22 luglio nell’ambito di un’indagine antidroga che ha portato a 12 ordinanze di custodia, hanno visto annullare la misura cautelare per una presunta violazione della riforma Nordio, quella che impone l’interrogatorio preventivo prima dell’emissione del provvedimento.
A sostenere la linea difensiva è stato l’avvocato Salvatore Landolfi, che ha fatto leva sull’omissione dell’interrogatorio, un passaggio ritenuto essenziale anche se – come obiettato dal procuratore Nicola Gratteri – avrebbe potuto compromettere il segreto investigativo.
La decisione dei giudici del Riesame riapre il dibattito sull’applicazione della norma: c’è chi ritiene che in casi come questo l’interrogatorio sia obbligatorio e chi invece sostiene che possa essere bypassato per esigenze investigative.
L’inchiesta: droga nascosta tra gli ortaggi e viaggi monitorati via satellite
L’operazione, coordinata dalla Squadra mobile di Napoli, aveva portato alla luce un traffico internazionale di droga gestito da un’organizzazione radicata tra Secondigliano, Fuorigrotta e Marano.
Al centro del sistema c’era una donna, Sonia Perez Alcaraz, una 43enne spagnola apparentemente dedita al commercio di ortaggi, ma in realtà accusata di organizzare spedizioni di hashish dalla Spagna fino al Centro Agro Alimentare di Volla (Caan), dove la droga veniva temporaneamente stoccata in un box refrigerato.
Uno dei carichi, occultato tra le zucche a bordo di un tir guidato da un autista spagnolo, era stato monitorato attraverso un sistema satellitare nascosto nel carico, che inviava messaggi SMS per tracciare il percorso.
Le indagini, partite dopo il sequestro della Guardia di Finanza di Fiumicino, hanno portato all’arresto di 12 persone, tra cui Francesco Di Fiore, Vincenzo Russo e Massimo Astuto, ritenuti i vertici dell’organizzazione insieme alla Perez Alcaraz e a un altro soggetto, Soto Sales.
Le misure cautelari: chi è in carcere e chi agli arresti domiciliari
Il gip Valentina Giovaniello aveva inizialmente disposto la custodia in carcere per dieci indagati e gli arresti domiciliari per altri cinque. Ora, con la scarcerazione dei Silvestro, resta un destinatario della custodia ancora latitante e uno degli arresti domiciliari da eseguire.
Tra gli indagati figurano anche Foued Boulkham (algerino), Ciro Cirino e Sabatino Gallo, tutti agli arresti domiciliari. La vicenda conferma la complessità delle indagini sul narcotraffico e le sfide legate all’applicazione delle nuove norme processuali.
Una precisazione necessaria: tutti gli indagati sono da considerarsi innocenti fino a una eventuale condanna definitiva.
Il nodo della riforma Nordio: interrogatorio sì o no?
Il caso dei Silvestro potrebbe diventare un precedente nell’interpretazione della riforma. Se da un lato il Riesame ha stabilito che l’interrogatorio è un passaggio indispensabile, dall’altro c’è chi sostiene che in casi di emergenza investigativa si possa derogare. La questione potrebbe finire sotto la lente della Cassazione, chiamata a dirimere il contrasto.
Intanto, padre e figlio “Desquared” sono di nuovo liberi, mentre l’inchiesta prosegue. Resta da capire se la loro scarcerazione sarà un episodio isolato o l’inizio di un nuovo orientamento giurisprudenziale.
Articolo pubblicato da Federica Annunziata il giorno 5 Agosto 2025 - 08:47
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