Napoli – Due ristoranti affacciati sul lungomare di via Partenope, una delle passeggiate più iconiche e frequentate della città, sono stati chiusi a seguito di un blitz congiunto della Polizia Locale e di numerosi enti ispettivi.
L’intervento ha portato alla sospensione immediata delle attività per gravi violazioni igienico-sanitarie, tra cui la presenza di blatte e insetti infestanti, la mancanza di tracciabilità su decine di chili di alimenti e criticità sul fronte della sicurezza sul lavoro.
La vicenda, oltre al concreto pericolo per la salute pubblica, rischia di infliggere un colpo pesante all’immagine della ristorazione partenopea, proprio nel cuore della stagione estiva, mentre Napoli accoglie centinaia di migliaia di turisti da tutto il mondo.
Via Partenope, con la sua vista mozzafiato sul Golfo, il Vesuvio sullo sfondo e i tavolini affollati lungo la promenade, è uno dei luoghi più social e fotografati della città: un biglietto da visita che oggi, però, si macchia di un episodio che alimenta polemiche e preoccupazioni.
Il blitz: fumi sospetti e carenze gravi
Il controllo è scattato dopo le segnalazioni di alcuni cittadini, infastiditi da fumi persistenti e maleodoranti provenienti dai locali. Alla task force, coordinata dalla Polizia Municipale e dall’Unità Investigativa Ambientale, hanno partecipato anche l’ASL Napoli 1, l’Ispettorato del Lavoro, Enel Distribuzione, ABC Napoli e tecnici ambientali.Le ispezioni hanno rilevato numerose criticità:
Infestazioni: presenza di blatte in un locale e altri insetti infestanti nell’altro.
Mancanza di tracciabilità: sequestrati circa 50 kg di alimenti.
Violazioni Haccp: riscontrate gravi carenze nelle procedure di autocontrollo.
Sicurezza sul lavoro: impastatrici e affettatrici fuori norma, con divieto d’uso immediato.
Lavoro nero: accertato almeno un caso; in corso verifiche su orari e turni.
Un danno che va oltre le mura dei locali
L’effetto di questi episodi non si limita alle sole attività coinvolte. A preoccupare è l’impatto sull’intero comparto della ristorazione napoletana, che negli ultimi anni ha investito molto – anche in termini di comunicazione e qualità – per scrollarsi di dosso stereotipi e marginalità, diventando una delle punte di diamante dell’attrattività turistica cittadina.
Via Partenope è un simbolo. E ciò che accade lì, finisce rapidamente sotto gli occhi di tutti: dai turisti che fotografano il Golfo, agli influencer che popolano i social, fino alle recensioni online che possono determinare il destino commerciale di un locale. Le immagini e le notizie di ristoranti chiusi per blatte o igiene carente fanno rapidamente il giro del mondo, e possono lasciare un segno profondo.
Le indagini proseguono: possibili sviluppi
I due titolari dovranno ora fornire ulteriore documentazione sugli impianti fumari, sospettati di essere all’origine delle esalazioni che hanno fatto scattare l’allarme. Sono inoltre in corso accertamenti su scarichi e immissioni nella rete fognaria, e ulteriori verifiche di carattere ambientale.
L’Unità investigativa ambientale ha annunciato che i controlli proseguiranno nei prossimi giorni in altri quartieri della città, con verifiche a tappeto su ristoranti e attività ricettive.
Un’operazione necessaria e doverosa, certo. Ma che lascia anche un’amara riflessione: bastano pochi casi a sporcare il volto di un’intera città, soprattutto quando quel volto si affaccia sul mare e sotto il sole di agosto.
Articolo pubblicato da Rosaria Federico il giorno 7 Agosto 2025 - 11:19
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