Napoli– Torna ad accendersi lo scontro attorno al destino di uno degli ultimi pini secolari presenti in città. Venerdì 29 agosto è fissata la nuova data per l’abbattimento del grande albero di via Netti, nonostante la mobilitazione di residenti, associazioni ambientaliste e comitati di quartiere.
A guidare la protesta è ancora una volta Carmine Attanasio, già tre volte presidente della Commissione Ambiente del Comune di Napoli, che con toni duri denuncia: «Proprio non si arrendono. Già a fine luglio, grazie a una mobilitazione spontanea di cittadini, riuscimmo a impedire l’abbattimento, insieme ad Anna Savarese di Legambiente e Fabio Procaccini della Lipu».
L’episodio dell’incendio mai chiarito
Attanasio ricorda anche un episodio inquietante: pochi giorni dopo la prima sospensione dei lavori, il pino prese fuoco. A evitare il peggio fu l’intervento tempestivo di un cittadino che diede l’allarme. «Su quell’episodio – sottolinea l’ex presidente della Commissione – non è stata fatta ancora piena chiarezza».
La contestazione: “Perizia di parte, serve un contro-esame”
Il nodo della vicenda riguarda la perizia presentata dai proprietari del terreno, che hanno chiesto di abbattere non uno, ma entrambi i pini di via Netti. Il Comune, accogliendo solo in parte la richiesta, ha autorizzato l’abbattimento di un albero, senza però disporre una valutazione indipendente.
«Contestiamo che il pino rappresenti un pericolo reale – spiega Attanasio – e chiediamo una controperizia. Parliamo di un albero centenario che dovrebbe essere riconosciuto come monumentale. Il Comune non può limitarsi ad accettare la parola dei privati, che hanno interesse ad abbattere».
L’ombra del precedente di via Aniello Falcone
La vicenda si intreccia con un precedente tragico: nel 2013 la caduta di un pino in via Aniello Falcone costò la vita a una maestra. Da allora, ricorda Attanasio, i dirigenti comunali hanno assunto un atteggiamento estremamente prudente per timore di responsabilità giudiziarie. «È umano – ammette – ma questo non può significare accettare automaticamente ogni richiesta di abbattimento».
L’appello finale: “Il Comune rappresenti i cittadini”
Per ambientalisti e residenti, l’albero di via Netti non è solo un esemplare botanico ma un vero e proprio “patriarca arboreo”, simbolo della memoria verde di Napoli. Attanasio conclude con un appello alle istituzioni: «Serve una controperizia, che il Comune non può e non vuole fare. Viene allora da chiedersi: dove sono oggi coloro che nelle istituzioni si presentano come ambientalisti?».
Articolo pubblicato da A. Carlino il giorno 27 Agosto 2025 - 20:52
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