Napoli – Vigilia di Ferragosto da record al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli. In sole 24 ore sono arrivati 258 pazienti – una media di undici ogni ora – con 51 casi classificati come gravi e 75 ricoveri effettuati.
Ma la maggioranza degli accessi non era di competenza urgente: 123 codici verdi e 15 bianchi.
A lanciare un appello alla responsabilità è il direttore generale del nosocomio e vicepresidente della Fiaso, Antonio d’Amore: «Nessuno viene respinto, ma molti di questi casi avrebbero potuto trovare assistenza altrove, vicino a casa. Il personale lavora senza sosta e merita rispetto».
Il Cardarelli, spiega d’Amore, è punto di riferimento per l’emergenza in tutto il Mezzogiorno, spesso meta di pazienti che non hanno trovato risposta in altri ospedali o non sono riusciti a contattare medici di base, continuità assistenziale o specialisti.Potrebbe interessarti
«Accade qui, ma anche nei grandi ospedali di Roma, Milano, Torino, Bari – sottolinea –. Sono strutture che restano un presidio certo nei giorni festivi grazie a professionisti che, per scelta e dovere, sacrificano il riposo per turni massacranti».
Il direttore generale invita a un cambio di mentalità: «La gratitudine non basta più. Bisogna interrompere il rituale per cui i pronto soccorso diventano l’unica porta aperta a Natale, Capodanno, Ferragosto. Lo dobbiamo ai cittadini e a chi, in corsia, garantisce cure di qualità anche nei giorni più difficili».
Per oggi, conclude, «rivolgetevi al pronto soccorso solo in caso di reale emergenza, lasciando spazio a chi rischia davvero la vita».


















































































Commenti (1)
Leggendo l’articolo mi sembra che ci sia un problema di accesso ai servizi sanitari. La gente deve capire che non sempre il pronto soccorso è la soluzione giusta, ci sono alternative. È importante rispettare chi lavora in ospedale.