Napoli – Non è stato convalidato l’arresto dell’ingegnere napoletano di 37 anni accusato di aver speronato con il proprio motoscafo un acquascooter della Polizia di Stato, provocando la caduta in mare e il ferimento di un agente.
L’episodio, avvenuto lo scorso sabato davanti al porticciolo di Forio d’Ischia, aveva portato all’arresto dell’uomo con le accuse di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, reati per i quali sarà comunque processato a piede libero.
Nel corso dell’udienza per direttissima, il tribunale di Napoli ha disposto la liberazione dell’indagato e deciso di non convalidare il fermo, respingendo anche la richiesta del pubblico ministero di applicare la misura dell’obbligo di firma.
Il nodo del video e la versione contestata
A supporto della propria innocenza, la difesa dell’ingegnere – affidata agli avvocati Sergio Pisani e Marco Antonio Cioffi – ha prodotto un video estratto da una diretta Facebook girata dallo stesso conducente del motoscafo al momento del contatto con il mezzo della Polizia.
Le immagini, secondo i legali, mostrerebbero una dinamica ben diversa da quella contestata, escludendo la volontarietà dello speronamento.Il giudice, tuttavia, ha ritenuto di non acquisire il filmato in questa fase del procedimento.
Le altre contestazioni
Oltre ai reati principali, l’uomo è stato denunciato per danneggiamento di beni dello Stato, violazione dei sigilli e inosservanza delle norme sulla sicurezza della navigazione. Accuse che verranno approfondite in una futura fase dibattimentale.
La difesa: “Misura eccessiva, ingiusto il carcere”
Soddisfazione per l’esito dell’udienza è stata espressa dai legali dell’indagato:“Siamo molto soddisfatti del fatto che il giudice abbia accolto in pieno la nostra linea difensiva. Dispiace solo che un giovane perbene abbia dovuto vivere l’esperienza della detenzione per una vicenda che non meritava affatto una misura simile”, hanno dichiarato Pisani e Cioffi.
Resta ora da chiarire, nel corso del processo, la reale dinamica dei fatti, al centro di una controversia tra la versione delle forze dell’ordine e quella dell’indagato, che si proclama del tutto estraneo a intenzionalità aggressive nei confronti della pattuglia in acqua.
Articolo pubblicato da A. Carlino il giorno 4 Agosto 2025 - 15:32
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