La Costiera Amalfitana entra ufficialmente nella rete dei Sistemi del patrimonio agricolo di importanza mondiale (Giahs) della Fao. L’iconico paesaggio terrazzato di limoneti, vigneti e uliveti a picco sul mare è stato inserito tra i siti agricoli più preziosi del pianeta, accanto a due nuovi ingressi dal Giappone.
Con queste designazioni, i siti Giahs salgono a 102 in 29 Paesi, nell’anno in cui l’agenzia delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura celebra l’80° anniversario della sua fondazione.
Un riconoscimento per la resilienza agricola
«Ogni sito testimonia l’ingegno e la resilienza delle comunità rurali – ha dichiarato Kaveh Zahedi, direttore dell’ufficio Fao per il Cambiamento climatico, la biodiversità e l’ambiente – mostrando pratiche sostenibili tramandate per generazioni».
Nel caso della Costiera Amalfitana, il riconoscimento premia un sistema agricolo secolare: i celebri limoni Sfusato Amalfitano, coltivati sotto pergolati di castagno, raccolti dai cosiddetti “contadini volanti”, custodi di una tradizione che unisce agricoltura, paesaggio e cultura.
I terrazzamenti in pietra a secco, oltre a disegnare un panorama unico, svolgono un ruolo essenziale nella prevenzione dell’erosione, nella stabilizzazione del terreno e nella regolazione idrica e termica.
Il sistema, che conta fino a 800 alberi di limone per ettaro e rese fino a 35 tonnellate, è caratterizzato da tecniche manuali a basso impatto ambientale, senza pesticidi, e custodisce una biodiversità straordinaria con oltre 970 specie vegetali. Centrale anche il ruolo delle donne, impegnate sia nel lavoro agricolo sia nella trasmissione delle tradizioni.
Italia a quota tre siti
Con l’iscrizione della Costiera Amalfitana, l’Italia raggiunge tre siti Giahs, rafforzando il riconoscimento internazionale dei suoi sistemi agricoli storici e sostenibili.
La Fao sottolinea come questi sistemi rappresentino “dinamiche di resilienza”, esempi di agricoltura sostenibile e di equilibrio tra comunità locali e ambiente. Con Giappone e Italia in prima fila, la rete mondiale si arricchisce di esperienze che legano biodiversità, cultura e sicurezza alimentare.
Articolo pubblicato da Rosaria Federico il giorno 26 Agosto 2025 - 19:35
Lascia un commento