Ischia – Dopo un lungo iter, arriva il via libera definitivo al Piano di Ricostruzione (PdRi) per i tre comuni dell’isola d’Ischia colpiti dal terremoto del 2017 e dall’alluvione del novembre 2022.
La Conferenza di pianificazione si è conclusa con l’approvazione del documento, che segna un passo decisivo verso la rinascita del territorio.
Un piano innovativo tra sicurezza e paesaggio
Il PdRi, adottato in via preliminare a dicembre 2024, è il risultato di un lavoro complesso, che ha coinvolto istituzioni locali e nazionali, con oltre 500 osservazioni analizzate. Il Piano funge da raccordo tra la pianificazione territoriale e quella urbanistica, vietando l’urbanizzazione di aree rurali e puntando sul riuso degli immobili esistenti per accogliere gli sfollati, limitando le nuove costruzioni.
Un aspetto chiave è la valorizzazione paesaggistica: il Piano anticipa infatti il Piano Paesaggistico Regionale in fase di completamento, sostituendo il vecchio strumento e integrando la tutela ambientale con la sicurezza del territorio.
Le reazioni delle istituzioni
«Un traguardo importante, frutto di un lavoro incessante dal 2021», ha dichiarato Bruno Discepolo, assessore regionale, sottolineando come il Piano rappresenti «una risposta attesa dai cittadini». «Uno strumento innovativo a livello nazionale – ha aggiunto – che coniuga ricostruzione, sicurezza e sviluppo sostenibile».
Anche il Commissario Straordinario Giovanni Legnini ha espresso soddisfazione: «L’approvazione del PdRi è un passaggio cruciale per superare gli effetti del sisma e dell’alluvione, aggravati dalla mancanza di una pianificazione adeguata». Ringraziando Regione, Comuni e Ministero della Cultura, Legnini ha anticipato che «a breve un decreto chiarirà le scelte del Piano, basate su sicurezza, sostenibilità e rigenerazione urbana».
Prospettive per cittadini e imprese
Con l’entrata in vigore del Piano, si apriranno finalmente le porte alla ricostruzione e delocalizzazioneper abitanti e attività colpite. «Illustreremo nel dettaglio i contenuti innovativi – ha assicurato Legnini – ma già ora possiamo dire che è una svolta per il futuro di Ischia».
Un punto di partenza, dunque, per ridare speranza a un’isola ferita, con l’obiettivo di ricostruire senza cementificare, preservando l’identità e la bellezza del territorio.
Articolo pubblicato da A. Carlino il giorno 11 Agosto 2025 - 20:18
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