Ogliastro Cilento – Non ce l’ha fatta Cosimo Palmigiano, 45 anni, rimasto gravemente ferito nell’esplosione avvenuta lo scorso 8 agosto in una fabbrica di vernici a Cicerale, nel Salernitano.
L’operaio, originario di Ogliastro Cilento, era ricoverato al centro grandi ustioni dell’ospedale Cardarelli di Napoli, dove era arrivato in elisoccorso con ustioni sul 60% del corpo.
Per otto giorni i medici hanno tentato di salvarlo, sottoponendolo a cure intensive e avviando anche una raccolta straordinaria di sangue per affrontare le complicazioni cliniche. Ma le sue condizioni, già disperate, sono progressivamente peggiorate fino al decesso, avvenuto questa mattina. Palmigiano lascia la compagna e una bambina di cinque anni.
La tragedia ha scosso profondamente la comunità di Ogliastro Cilento, dove l’uomo era conosciuto e stimato. Tanti i messaggi di cordoglio giunti alla famiglia, segnata da una perdita che riporta l’attenzione sulla lunga e dolorosa scia di vittime del lavoro che, negli ultimi mesi, sta insanguinando il Paese.
Morti sul lavoro, gli ultimi episodi
Torino, 12 agosto 2025
– Un operaio di 39 anni è morto schiacciato da un macchinario in un’azienda metalmeccanica.
Firenze, 6 agosto 2025 – Un giovane di 24 anni ha perso la vita precipitando da un ponteggio in un cantiere edile.
Taranto, 1 agosto 2025 – Un 52enne è deceduto travolto da un carico di tubi d’acciaio all’interno di un impianto industriale.
Bologna, luglio 2025 – Due operai sono morti a distanza di pochi giorni per incidenti legati a cadute dall’alto.
Napoli, luglio 2025 – Tre operai ccadono da un carrello montacarichi nel quartiere Vomero: tutti morti.
Secondo i dati Inail, ogni giorno in Italia si registrano in media tre morti sul lavoro, una statistica che, dietro i numeri, racconta drammi personali e familiari che continuano a ripetersi.
Articolo pubblicato da Rosaria Federico il giorno 16 Agosto 2025 - 13:45
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