nella foto il carico di stupefacenti sequestrato
Napoli – Un colpo durissimo ai narcos che controllano il traffico di droga tra Scampia e l’hinterland napoletano. Nella serata di ieri, la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza hanno intercettato e arrestato un giovane di 25 anni trovato in possesso di 80 chili di cocaina purissima. Una quantità enorme, capace di generare milioni di euro di introiti sul mercato dello spaccio al dettaglio.
L’operazione è scattata a Melito di Napoli, dove gli agenti e i militari, impegnati in un servizio straordinario di controllo del territorio disposto per i mesi estivi, hanno notato un’auto sospetta.
Alla vista della pattuglia, il conducente ha tentato la fuga, lanciandosi in una corsa disperata tra le strade della periferia. L’inseguimento si è concluso in via Andrea Pazienza, quando l’auto del fuggitivo ha centrato un veicolo in sosta.
Il giovane corriere ha cercato di scappare a piedi, ma è stato bloccato poco dopo. Nel bagagliaio della sua macchina, due borsoni con dentro 70 panetti di cocaina, per un peso complessivo di circa 80 chili. Una partita di droga che, una volta immessa sul mercato, avrebbe fruttato alle organizzazioni criminali locali milioni di euro, alimentando il business dello spaccio nei quartieri di Napoli e provincia.
Il 25enne è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio e ora si trova a disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’operazione ha un significato che va oltre l’arresto del singolo corriere. In un territorio come quello di Scampia, dove la cocaina resta la merce più preziosa per i clan e dove le piazze di spaccio rappresentano la principale fonte di reddito della camorra, togliere dal mercato 80 chili di polvere bianca equivale ad assestare un colpo diretto agli interessi criminali.
Un segnale importante della sinergia tra Polizia e Guardia di Finanza, che negli ultimi mesi hanno intensificato i controlli contro i traffici illeciti.
Il sequestro, spiegano fonti investigative, non è soltanto un’operazione repressiva: ha anche un impatto concreto sulle dinamiche criminali. Privare i clan di un carico di cocaina di queste dimensioni significa infatti ridurre la loro capacità di alimentare le piazze di spaccio e, di conseguenza, di generare liquidità per sostenere affari illeciti e pagare gli affiliati.
Un segnale chiaro: lo Stato presidia il territorio e colpisce al cuore l’economia della droga che ancora oggi rappresenta la linfa vitale della camorra napoletana.
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