Discarica pericolosa minaccia la comunità locale
Castellammare di Stabia – Una discarica a cielo aperto, un ammasso di rifiuti tossici e infiammabili che minaccia la salute dei cittadini e la sicurezza di un’intera comunità. È lo scenario desolante che si staglia lungo la tratta ferroviaria tra Gragnano e Castellammare di Stabia, sotto il ponte di corso Italia, a pochi metri dall’imbocco della statale sorrentina.
Qui, tra cumuli di scarti bruciati, legno, polistirolo e materiali pericolosi, il degrado regna sovrano da mesi, senza che le istituzioni muovano un dito. Un’area destinata a ospitare la futura linea tramviaria, simbolo di modernità e riqualificazione, è oggi una ferita aperta nel cuore della città vesuviana, con il rischio concreto di un nuovo disastro ambientale.
Già a febbraio, un rogo di rifiuti aveva avvolto la zona in una nube tossica, seminando paura tra i residenti e causando disagi alla circolazione. “Da allora nulla è cambiato”, denuncia Marilena Schiano Lo Moriello, coportavoce locale di Alleanza Verdi-Sinistra. “Nessuno ha ripulito, nessuno ha bonificato.
Le fiamme potrebbero divampare di nuovo, raggiungere la vegetazione e persino la rampa dell’autostrada. È una bomba a orologeria”. A rilanciare l’allarme è un cittadino di via Tavernola, che ha documentato lo scempio in una segnalazione inviata al deputato Francesco Emilio Borrelli: “È un disastro ambientale annunciato.
Tra i rifiuti ci sono resti di un incendio mai smaltiti, materiali tossici e persino tracce di una baraccopoli dove vivevano senza fissa dimora, ora scomparsi o deceduti. La zona è fuori controllo, senza videosorveglianza né sorveglianza”.
Borrelli, da sempre in prima linea contro il degrado, non usa mezzi termini: “Siamo di fronte a un fallimento istituzionale vergognoso. Una discarica infiammabile a due passi dalle case e dai binari, lasciata lì nonostante segnalazioni e un incendio che ha già messo in pericolo la città. È inaccettabile”.
Il deputato punta il dito contro l’inerzia di Comune, Regione e società di trasporto, chiedendo un intervento immediato: “Serve una bonifica urgente, l’installazione di telecamere e controlli rigorosi. Non si può parlare di progetti futuristici come la linea tramviaria mentre si tollera una situazione che legittima incuria e illegalità”.
La vicenda di Castellammare è l’ennesima spia di un problema cronico: il degrado ambientale che soffoca le periferie campane, spesso ignorato da chi dovrebbe garantire la sicurezza dei cittadini.
La zona sotto il ponte, un tempo rifugio di emarginati e oggi cumulo di rifiuti pericolosi, racconta una storia di abbandono che stride con le ambizioni di una città che vuole rinascere. I residenti, esasperati, chiedono risposte concrete, mentre il timore di un nuovo rogo tiene tutti con il fiato sospeso.
Borrelli annuncia una richiesta formale a Comune, Regione, Ferrovie e Forze dell’Ordine per la rimozione dei rifiuti e la messa in sicurezza dell’area. “Basta chiudere gli occhi”, tuona. “Ogni giorno di ritardo è un affronto ai cittadini onesti di Castellammare”.Mentre la città attende un segnale dalle istituzioni, la discarica sotto il ponte resta lì, come un monito: la lotta contro l’incuria e l’illegalità non può aspettare. La speranza è che l’indignazione si traduca in azione, prima che il degrado trasformi un progetto di rinascita in un’altra occasione persa.
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