Un Ferragosto di tensione alla Grotta Azzurra di Capri. Un litigio tra due barcaioli della cooperativa che gestisce gli accessi al sito è degenerato in una rissa sotto gli occhi increduli dei turisti: insulti, spintoni, schiaffi, fino alla caduta in mare di uno dei contendenti.
La scena, ripresa e diffusa sui social, è diventata virale in poche ore, rilanciando i riflettori su un problema che sembra tutt’altro che isolato.
Non è la prima volta che accade. Solo pochi giorni fa, un altro video – denunciato dal deputato Francesco Emilio Borrelli – mostrava un alterco simile sempre nello stesso scenario. Due episodi ravvicinati che sollevano dubbi sulla tenuta organizzativa e sull’immagine internazionale di uno dei simboli più noti dell’isola.
“Quando abbiamo denunciato le criticità – spiega Borrelli – siamo stati accusati di ingigantire la questione. Ma la realtà parla chiaro: attese interminabili, turisti scavalcati con pagamenti in nero e gestione discutibile di un servizio che dovrebbe essere un fiore all’occhiello. Oggi mi aspetto scuse e interventi immediati”.
Il presidente della cooperativa ha annunciato l’intenzione di prendere provvedimenti, ma resta il nodo principale: la gestione di un patrimonio di valore mondiale affidata a dinamiche interne che rischiano di comprometterne credibilità e sicurezza.
Il turismo a Capri vive anche della sua immagine. E la Grotta Azzurra, simbolo dell’isola, non può diventare teatro di risse tra operatori del settore. Dopo l’ennesimo episodio, cresce la pressione perché le istituzioni e i gestori trovino soluzioni concrete, in grado di garantire ordine, trasparenza e un’accoglienza degna del prestigio del luogo.
Articolo pubblicato da Giuseppe Del Gaudio il giorno 17 Agosto 2025 - 16:58