Campania

Campania, il Governo boccia l’uscita dal piano sanitario: decisivi due soli parametri

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Ancora una porta sbattuta in faccia alla Regione Campania sulla sanità. Nonostante il parere favorevole del Ministero dell’Economia, che aveva riconosciuto i miglioramenti contabili e gestionali, il Ministero della Salute ha bloccato l’uscita della Campania dal piano di rientro sanitario, sostenendo che non sono stati raggiunti due parametri chiave: il numero di posti letto nelle Rsa e il livello degli screening oncologici.

Un verdetto che ha mandato su tutte le furie il governatore Vincenzo De Luca, impegnato a Roma in un confronto con una delegazione di sindaci del Golfo di Policastro. De Luca ha definito “incomprensibile e inaccettabile” la decisione del Governo, parlando apertamente di una posizione “pretestuosa” che penalizza la Campania nonostante i numeri migliorati.

Secondo Palazzo Santa Lucia, la dotazione dei posti letto nelle Rsa è più che adeguata al fabbisogno reale, dato che le strutture sono occupate ben al di sotto della capacità. Quanto agli screening oncologici, la Regione sottolinea come i dati campani non siano troppo distanti da quelli di altre regioni che invece non hanno subito lo stesso trattamento. Una discrepanza che De Luca non esita a definire “disparità politica”.

Ora si apre la strada di un possibile ricorso al TAR, mentre cresce la tensione tra la Regione e il Governo centrale. Il piano di rientro, in vigore da anni, continua a frenare la gestione autonoma della sanità campana nonostante, secondo la Regione, i passi avanti siano ormai evidenti e certificati.

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Leggi i commenti

  • E' un vero peccato che la Campania non riesca a uscire da questo piano di rientro. Non capisco perchè ci sono differenze con altre regioni che non hanno le stesse problematiche. Speriamo che si trovi una soluzion presto.

Pubblicato da
Vincenzo Scarpa