Colpo al clan Mazzarella nella lotta alla criminalità
Napoli – Nuovo colpo alla criminalità organizzata nel capoluogo campano. Questa mattina, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di sei persone accusate di spaccio di sostanze stupefacenti e ricettazione.
L’operazione, condotta dalla Squadra Mobile con il supporto dei Commissariati Vicaria-Mercato e Ponticelli, ha smantellato una rete criminale legata al potente clan Mazzarella, attivo tra Napoli e la sua provincia.
Per uno degli indagati è scattata la custodia in carcere, un altro è stato posto agli arresti domiciliari, un terzo ha ricevuto il divieto di dimora a Napoli, mentre i restanti tre sono stati sottoposti all’obbligo di firma presso la polizia giudiziaria.
L’operazione odierna si inserisce nel solco di un’indagine più ampia, che lo scorso 10 luglio aveva portato all’arresto di 25 persone accusate di reati gravi, tra cui associazione mafiosa, traffico di droga, porto abusivo di armi e detenzione di armi clandestine.
Le indagini hanno messo in luce la struttura del clan Mazzarella, una vera e propria “confederazione” criminale con tre ramificazioni territoriali: il gruppo del Connolo, guidato dalle famiglie Barattolo e Galiero; il sodalizio di Forcella, capeggiato dai Buonerba, noti come “Capelloni”; e il gruppo di Poggioreale, dominato dalla famiglia Nunziata, soprannominata “Castagnari”.
I sei arrestati di oggi sarebbero coinvolti in attività di spaccio di droga, un tassello chiave del sistema criminale del clan. Durante il blitz, gli agenti hanno fatto una scoperta significativa in un palazzo di Porta Nolana: nascosti in una busta in un sottotetto, sono stati sequestrati una pistola Glock rubata, munizioni di vario calibro e 14 panetti di hashish, per un totale di circa 1,5 kg.
Un ritrovamento che conferma la pericolosità del gruppo e la sua capacità di gestire traffici illeciti. La pistola è stata inviata alla sezione scientifica per stabilire se sia stata usata in recenti fatti di sangue.
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E' importante che le forze dell'ordine continuano a combattere contro la criminalità organizzata, ma mi chiedo se ci sono piani a lungo termine per prevenire questi reati. Le operazioni sono necessarie, ma bisogna anche educare i giovani.