Tragedia nel carcere di Benevento nel pomeriggio di Ferragosto. Un detenuto di 53 anni, originario della città e arrestato pochi giorni fa per maltrattamenti in famiglia, si è tolto la vita recidendosi la giugulare.
L’uomo avrebbe agito approfittando dell’assenza momentanea di altri reclusi e del personale di Polizia Penitenziaria. Inutili i soccorsi: per lui non c’è stato nulla da fare.
L’episodio riaccende i riflettori sull’emergenza suicidi nelle carceri italiane. Dall’inizio dell’anno, secondo i dati diffusi dal CON.SI.PE., si contano circa cinquanta casi e oltre un migliaio di tentativi.
“La morte di un detenuto è sempre un fallimento”, dichiarano il vicepresidente nazionale Luigi Castaldo e il dirigente nazionale Vincenzo Santoriello, che denunciano un diffuso senso di abbandono avvertito non solo dai reclusi ma anche dagli agenti.
“Ogni giorno – aggiungono – le donne e gli uomini della Polizia affrontano molteplici criticità senza alcun riconoscimento, aggravate dal sovraffollamento cronico”.
Per il segretario regionale Tommaso De Lia e la vice segretaria Pina Razzano, il suicidio di Benevento è “il simbolo di un sistema incapace di offrire sostegno a soggetti fragili, spesso alla prima esperienza detentiva o responsabili di reati minori”.
Tra le criticità segnalate figurano la carenza di psicologi, psichiatri e assistenti sociali, e la ridotta presenza di personale di Polizia Penitenziaria, ulteriormente penalizzato dal piano ferie estivo.
Il sindacato sollecita il Governo a riorganizzare il lavoro del Corpo di Polizia Penitenziaria e a investire in un sistema realmente rieducativo, con professionisti qualificati presenti stabilmente nelle strutture.
“Finché non si comprenderà davvero la complessità del carcere – conclude Castaldo – continueremo ad assistere a una sequenza ininterrotta di suicidi. E oggi, in pieno Ferragosto, la Polizia Penitenziaria ha ben poco da festeggiare”.
Articolo pubblicato da Giuseppe Del Gaudio il giorno 15 Agosto 2025 - 21:54
Commenti (1)
La tragedia di Benevento mostra quanto sia difficile la situazione nelle carceri italiane. È triste sapere che ci sono così tanti suicidi e tentativi. La mancanza di supporto sembra essere un problema serio che va affrontato.