Dopo quattordici giorni di ricerche, la Polizia di Stato ha ritrovato Anthony Gaezza della Volpe, il ragazzino di Aversa che aveva lasciato la sua abitazione senza dare più notizie alla famiglia.
A condurre all’esito positivo delle indagini è stata la Squadra Volante del Commissariato di Aversa, che ieri pomeriggio ha individuato il minore mentre entrava in un immobile abbandonato e pericolante, nascosto tra impalcature e macerie.
Gli agenti, seguendo un intuizione, lo hanno visto aggirarsi nei pressi della struttura fatiscente e, superando inferriate e cumuli di detriti, lo hanno finalmente rintracciato in mezzo a sporcizia e rovine.
Il giovane, seppur provato, è risultato in condizioni fisiche non critiche ed è stato immediatamente affidato a una struttura protetta, dove potrà ricevere assistenza.
La scomparsa risaliva al 17 luglio, quando i genitori, non avendo più sue notizie, avevano sporto denuncia per allontanamento volontario. Da quel momento, le ricerche si erano intensificate, con la polizia che ha setacciato la zona, fino all’individuazione del rifugio improvvisato del ragazzo.
Un finale fortunato, ma che lascia domande
Il ritrovamento riapre il dibattito sulle ragioni che spingono i minori a fuggire di casa e sui rischi che corrono una volta per strada. Vivere in un edificio pericolante, esposto a intemperie e degrado, avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi.
Ora, oltre alle cure materiali, per Anthony sarà fondamentale un percorso di sostegno psicologico e familiare, perché dietro una fuga spesso si nascondono fragilità che vanno comprese, non solo risolte.
Una storia a lieto fine, ma che serve da monito – perché nessun ragazzo dovrebbe mai sentirsi costretto a cercare rifugio tra le macerie.
Articolo pubblicato da Gustavo Gentile il giorno 3 Agosto 2025 - 18:22
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