Virus West Nile: nuova vittima nel Lazio
Il virus West Nile miete un’altra vittima nel Lazio: un uomo di 77 anni è deceduto nelle prime ore di oggi presso l’ospedale Spallanzani di Roma, dove era stato ricoverato in condizioni già critiche.
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Si tratta del secondo decesso nella regione causato dal virus trasmesso dalle zanzare, un segnale preoccupante dell’aumento della sua diffusione.
L’uomo, residente in provincia di Latina e reduce da un trapianto cardiaco, aveva trascorso un periodo recente a Baia Domizia, in provincia di Caserta, un’area che potrebbe aver contribuito all’esposizione al virus.
Il West Nile, trasmesso principalmente attraverso la puntura di zanzare del genere Culex, continua a rappresentare una minaccia crescente, soprattutto per anziani e persone con patologie pregresse, come nel caso della vittima, il cui sistema immunitario era già compromesso.
Le autorità sanitarie laziali confermano che il virus sta circolando con maggiore intensità rispetto agli anni passati, complice un’estate particolarmente calda e umida, condizioni ideali per la proliferazione delle zanzare.
Questo ennesimo caso riaccende l’allarme sull’urgenza di interventi mirati. “La situazione richiede una risposta immediata”, ha dichiarato un portavoce dell’ASL di Latina. “È fondamentale intensificare le disinfestazioni nelle aree a rischio e procedere con bonifiche ambientali nelle zone umide e stagnanti, dove le zanzare trovano terreno fertile per riprodursi”.
Nonostante le campagne di prevenzione, che includono raccomandazioni come l’uso di repellenti e l’installazione di zanzariere, i numeri dei contagi continuano a crescere, con focolai segnalati non solo nel Lazio, ma anche in altre regioni del Centro-Sud, come la Campania.
Esperti sottolineano che la prevenzione passa anche attraverso una gestione più efficace del territorio. “Le amministrazioni locali devono investire in monitoraggi costanti e interventi di disinfestazione mirati”, spiega un epidemiologo dello Spallanzani.
“Senza un’azione coordinata, il rischio di nuove vittime rimane alto”. Intanto, si moltiplicano gli appelli alla popolazione: evitare ristagni d’acqua, utilizzare protezioni adeguate e segnalare eventuali focolai alle autorità competenti.
Il decesso del 77enne, che segue un altro caso fatale registrato nel Lazio nelle scorse settimane, riporta l’attenzione su un problema sanitario che non può più essere sottovalutato.
Con l’estate che volge al termine, la corsa contro il tempo per contenere il West Nile è più che mai cruciale, per evitare che il bilancio delle vittime continui a salire. Le autorità sanitarie locali hanno annunciato un piano straordinario di disinfestazioni nelle aree più colpite, ma resta il nodo di una strategia nazionale per affrontare un virus che, anno dopo anno, si conferma una minaccia silenziosa ma letale.
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