Terza vittima di West Nile in Campania a Aversa
Aversa– La Campania piange la sua terza vittima per il virus West Nile: un 68enne di Aversa, già in gravi condizioni di salute, è morto all’ospedale Moscati dopo aver contratto l’infezione tra le mura domestiche, dove scontava gli arresti domiciliari per un cumulo di pene.
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L’uomo, padre di tre figli e con una storia di patologie pregresse, era stato trasferito dal carcere di Santa Maria Capua Vetere qualche mese fa proprio per motivi di salute, ma il virus lo ha stroncato in pochi giorni.
Come accaduto per gli altri casi in Campania, i sintomi sono iniziati in modo apparentemente banale: febbre alta e malessere generale lo hanno spinto a recarsi al Pronto Soccorso. Da lì, il rapido peggioramento: trasferito in neurologia per sospetta meningo-encefalite, è finito in coma e poi in rianimazione. Gli esami confermati dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’ospedale Cotugno di Napolihanno accertato la presenza del West Nile, aggiungendo il suo nome alla lista delle vittime di un virus che sta diventando un’emergenza.
Quello di Aversa è il secondo decesso nel Casertano e il terzo in regione, ma il quadro nazionale è ancora più preoccupante. Con focolai attivi in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, il West Nile si sta diffondendo a macchia d’olio, favorito dalle zanzare comuni (Culex pipiens) e da un’estate calda e umida.
Solo nel 2025, i casi accertati in Italia hanno superato la centinaia, con un numero crescente di forme neuroinvasive gravi, soprattutto tra anziani e immunodepressi.
La Asl di Caserta ha già avviato disinfestazioni mirate nelle zone a rischio, ma la prevenzione parte dai cittadini:
Eliminare i ristagni d’acqua (sottovasi, bidoni, grondaie intasate) dove le zanzare depongono le uova.
Usare repellenti e zanzariere, soprattutto al tramonto, quando gli insetti sono più attivi.
Proteggere anziani e fragili: per loro, il virus può essere letale.
Quello del 68enne di Aversa non è un caso isolato: con ospedali già in affanno per l’aumento di ricoveri legati al virus, la Campania rischia di trovarsi impreparata se i contagi continueranno a salire. E mentre la Regione studia piani di potenziamento, una domanda rimane aperta: servirà un piano nazionale per contrastare il West Nile, prima che sia troppo tardi?
Giuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca”
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