Città della Pieve (Perugia) – Non conosce tregua l’odioso fenomeno delle truffe ai danni degli anziani, che in questo periodo estivo, complici la solitudine e la maggiore vulnerabilità, diventano bersagli facili per i “signori dell’inganno”.
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Le cosiddette “batterie” – squadre organizzate che partono da Napoli con auto a noleggio per colpire nei piccoli comuni del Centro e Nord Italia – continuano a mietere vittime. Ma le forze dell’ordine stanno reagendo con una serie di blitz che, solo negli ultimi mesi, hanno portato a numerosi arresti.
I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Città della Pieve e della stazione di Panicale hanno chiuso il cerchio su un’indagine che ha portato all’arresto in flagranza di due uomini – un 28enne e un 35enne, entrambi napoletani – accusati di rapina aggravata ai danni di un anziano.
Ma il giro è più ampio: alla Procura di Perugia sono stati denunciati altri quattro uomini (tra i 28 e i 56 anni) e una 27enne di origini ucraine, ritenuti responsabili di due truffe con il metodo del “finto poliziotto”.
L’episodio più grave risale al 25 aprile, quando due individui, fingendosi agenti in borghese, si sono introdotti nell’abitazione di un anziano di Magione (PG), sottraendogli 12 monili d’oro (valore 6.000 euro), 550 euro in contanti e tentando di strappargli con violenza un anello dal dito. L’uomo, ferito, è stato ricoverato al Pronto Soccorso di Castiglione del Lago.
19 aprile, Panicale (PG): truffa con sottrazione di preziosi per 10.000 euro.
24 aprile, Cortona (AR): furto di gioielli e prelievo di 1.260 euro con Bancomat rubato.
La macchina degli inganni: auto noleggiate e telecamere
I militari hanno risalito ai sospettati analizzando le auto utilizzate (tutte partite dalla provincia di Napoli) e incrociando i filmati delle telecamere di sorveglianza, pubbliche e private. Tra i denunciati c’è anche il 56enne che avrebbe fornito i veicoli per le spedizioni criminali.
Quello umbro-toscano è solo l’ultimo di una serie di blitz contro le “batterie” campane, che negli ultimi mesi hanno portato a decine di arresti tra Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Un segnale che, nonostante l’allarme sociale, la repressione sta dando risultati.
Le forze dell’ordine rinnovano l’appello: «Nessun agente o tecnico chiederà mai soldi o gioielli». E alle famiglie raccomandano: «Controllate i vostri anziani, soprattutto d’estate». Perché la solitudine, purtroppo, è il miglior alleato dei truffatori.
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