Tassisti di Napoli in protesta per mancanza di risposte
Napoli– L’Associazione Tassisti di Base lancia un nuovo, accorato appello al Prefetto di Napoli, Dott. Michele di Bari, per denunciare l’ormai insostenibile situazione della viabilità cittadina e le continue irregolarità che danneggiano il servizio taxi all’interno e nei pressi dell’area portuale.
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Due problemi distinti ma strettamente legati da un unico filo rosso: l’assenza di risposte concrete da parte delle istituzioni locali, in primis il Comune di Napoli.
La città è paralizzata. I continui cantieri disseminati sul territorio urbano hanno portato la circolazione al collasso, come evidenziato anche da numerosi organi di informazione locali.
Una condizione che mette a serio rischio la sicurezza pubblica: i mezzi di soccorso faticano a raggiungere tempestivamente le emergenze e i tassisti non riescono più a garantire un servizio regolare, con gravi ricadute economiche e professionali su una categoria già fortemente penalizzata.
“A distanza di quasi due anni dalle prime interlocuzioni – si legge nella nota dell’Associazione – il Comune continua a rimanere in silenzio, mentre la situazione peggiora ogni giorno. Per questo chiediamo un incontro urgente con Sua Eccellenza il Prefetto, per individuare insieme soluzioni immediate e concrete.”
Nel frattempo, restano irrisolte anche le problematiche sollevate durante il presidio di protesta dell’8 luglio scorso davanti alla sede dell’Autorità Portuale.
In quell’occasione, i rappresentanti delle sigle Sitan/ATN e Unimpresa/Mobilità hanno denunciato gravi violazioni che minano la legalità e la concorrenza leale: dalla gestione opaca dei permessi per nuove agenzie turistiche e info point, all’attività irregolare della ditta Beducci e delle hostess del CitySightseeing, che continuano a vendere biglietti a terra, in violazione del Codice della Navigazione.
“Ombrelloni, bandiere, postazioni occasionali e improvvisati centri di vendita sono ancora ben visibili – denunciano i tassisti – nonostante le promesse fatte dai rappresentanti dell’Autorità Portuale sull’attivazione dei controlli da parte di Polmar, Guardia di Finanza e Polizia Municipale.”
Gli autori della lettera – Pasquale Ottaviano e Raffaele Serpico – esprimono forte disappunto per il mancato rispetto degli impegni assunti e chiedono ufficialmente al Prefetto di convocare un tavolo congiunto tra tutti gli enti coinvolti: Comune di Napoli, Autorità Portuale, Capitaneria di Porto, Polizia Municipale e forze dell’ordine.
L’obiettivo è duplice: da un lato ripristinare la legalità nell’area portuale, dall’altro intervenire con urgenza per risolvere la crisi della mobilità cittadina, prima che la protesta si trasformi in una mobilitazione ancora più clamorosa.
“La città soffoca – concludono – e la nostra categoria, così come i cittadini, non può più tollerare l’inerzia istituzionale. Confidiamo nell’autorevole intervento del Prefetto per ridare dignità e sicurezza a Napoli.”
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