Una stretta senza precedenti contro l’illegalità sulle spiagge del Golfo di Napoli. Torre Annunziata torna a respirare legalità dopo l’operazione messa in campo dalla Procura oplontina, che – in sinergia con la Procura generale di Napoli – ha avviato una vasta indagine sulle occupazioni abusive del demanio marittimo e gli scarichi irregolari in mare. L’attività ha coinvolto un’ampia fetta della costa vesuviana e sorrentina, da Torre del Greco a Massa Lubrense, passando per Castellammare, Pozzano e Sorrento.
A guidare l’intervento, un fronte compatto di forze: Capitanerie di Porto, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Metropolitana, Commissariati e tecnici dell’Arpac.Potrebbe interessarti
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In mare, invece, sono stati tagliati 25 ormeggi abusivi e liberati 13.300 mq di specchio acqueo: una fetta enorme di mare “sequestrata” da gestioni illecite, ora restituita alla collettività. A Torre del Greco, in particolare, sono stati sequestrati un capannone di circa 200 mq e decine di attrezzature da spiaggia utilizzate per l’occupazione abusiva.
Il blitz, ancora in corso, non è solo un’azione repressiva ma un messaggio chiaro: il litorale non può essere terra di conquista per chi ignora regole e ambiente. L’intervento rappresenta un cambio di passo per la tutela del patrimonio marino, paesaggistico e pubblico, in un territorio troppo spesso ostaggio di incuria e furbizia. Le autorità promettono controlli continui e tolleranza zero. E per chi ha sempre fatto del proprio ombrellone un diritto acquisito, è finita la pacchia.
Commenti (2)
L’operazione contro l’illegalità sulle spiagge del Golfo di Napoli è sicuramente un passo avanti, ma mi chiedo se basterà a fermare definitivamente le occupazioni abusive. Servirebbe una strategia più a lungo termine per risolvere il problema.
Sono d’accordo che questa operazione è un inizio, pero ci sono ancora molte cose da fare. Le autorità devono trovare modi per mantenere la legalità anche dopo questi blitz. Non basta solo sgomberare.