Una sentenza destinata a fare rumore quella con cui il Tar della Campania ha annullato l’ordinanza del Prefetto di Napoli che prorogava il divieto di stazionamento nelle cosiddette “zone rosse” della città, misure imposte sotto la spinta di una direttiva del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Per i giudici amministrativi, il provvedimento era privo dei presupposti necessari, quindi illegittimo e, soprattutto, lesivo dei principi fondamentali dello Stato di diritto.
Non c’era – secondo quanto si legge nella sentenza – alcuna emergenza eccezionale che giustificasse il ricorso reiterato a poteri straordinari da parte del prefetto. Nessuna motivazione nuova, nessuna urgenza reale. Solo un uso distorto del concetto di emergenza, che per mesi ha imposto limitazioni straordinarie come se fossero la normalità.
“È una vittoria dello Stato di diritto” hanno dichiarato gli avvocati Andrea Chiappetta e Stella Arena, legali delle associazioni ricorrenti. “Il Tar ha sancito che non si può trasformare l’eccezione in regola. La Costituzione non si sospende per comodità politica.” Con loro, anche i consiglieri municipali Chiara Capretti e Pino De Stasio, tra i promotori del ricorso. “È una bocciatura netta per chi ha usato lo stato di emergenza come scusa per silenziare il dibattito democratico. Il Tar restituisce parola al diritto e visibilità ai territori”.
Articolo pubblicato da Vincenzo Scarpa il giorno 29 Luglio 2025 - 11:45

Vincenzo Scarpa, Giornalista Pubblicista per Cronache della Campania e
Studente di Scienze Politiche all’Università di Napoli Federico II.
Appassionato di qualsiasi tipo di sport, ama scrivere e parlare principalmente di calcio
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