Salerno – Cinquecento bodycam distribuite al personale sanitario per dire basta alle aggressioni. È questa la scelta decisa e concreta dell’Asl Salerno, che istituzionalizza il progetto pilota avviato lo scorso febbraio. A partire da questa settimana, i dispositivi saranno consegnati in modo capillare ai professionisti impiegati nei reparti più esposti al rischio: psichiatria, emergenza-urgenza e medicina penitenziaria.
Si tratta di uno dei progetti più avanzati a livello nazionale, promosso in una delle aziende sanitarie territorialmente più estese d’Italia.Potrebbe interessarti
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“L’innovazione tecnologica è parte della strategia per garantire la sicurezza degli operatori”, ha dichiarato il direttore generale dell’Asl Salerno, Gennaro Sosto. “Abbiamo voluto affiancare la prevenzione alla tecnologia, rendendola parte di un percorso culturale basato su comunicazione e formazione. Il nostro obiettivo è chiaro: difendere chi ogni giorno è in prima linea nei reparti più complessi”.
Il progetto, curato dalla direttrice della UOC Rischio Clinico Anna Bellissimo e dalla referente Fortunata Russo per l’unità prevenzione, è accompagnato da un video informativo diffuso sui canali digitali dell’Asl, in cui il personale del 118 illustra modalità e finalità d’uso dei dispositivi. A completamento dell’iniziativa sono stati avviati corsi di formazione per tutti gli operatori coinvolti.
Commenti (1)
L’idea de le bodycam per i sanitari mi pare interessante ma non so se è la soluzion giusta per ridurre le aggressioni. Le persone possono reagire in modi inaspettati e non sempre la tecnologia può aiutare. Bisogna pensarci bene.