Una linea di difesa che sa di sfida e vendetta legale: Raoul Bova ha deciso di dire basta all’umiliazione pubblica e ha depositato un reclamo formale al Garante della Privacy contro una serie di soggetti, tra cui spiccano nomi pesanti come Fabrizio Corona, Meta, Google, YouTube, TikTok, X, Ryanair, SSC Napoli e Torino FC. Secondo quanto anticipato da La Repubblica, l’attore contesta la “diffusione illecita, strumentalizzazione e ridicolizzazione di un contenuto personale e riservato”, che lo ha trasformato, suo malgrado, in bersaglio del gossip e della gogna digitale.
A rappresentarlo è una figura tutt’altro che neutrale: l’avvocato Annamaria Bernardini de Pace, celebre matrimonialista e sua ex suocera, che ha spiegato così la scelta: “È uno strumento che la legge offre. E Raoul ha fatto ciò che è giusto: ha denunciato, come si deve fare, senza cedere al ricatto”.
Una mossa clamorosa, che coinvolge piattaforme globali, club sportivi e nomi del jet-set mediatico, e che potrebbe aprire un precedente rilevante nel rapporto tra privacy, celebrità e diritto all’immagine. Raoul Bova, silenzioso fino a oggi, lancia un messaggio chiaro: i confini della riservatezza non sono terra di nessuno, nemmeno per i potenti del web.
Articolo pubblicato da Vincenzo Scarpa il giorno 31 Luglio 2025 - 12:25

Vincenzo Scarpa, Giornalista Pubblicista per Cronache della Campania e
Studente di Scienze Politiche all’Università di Napoli Federico II.
Appassionato di qualsiasi tipo di sport, ama scrivere e parlare principalmente di calcio
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