Una linea di difesa che sa di sfida e vendetta legale: Raoul Bova ha deciso di dire basta all’umiliazione pubblica e ha depositato un reclamo formale al Garante della Privacy contro una serie di soggetti, tra cui spiccano nomi pesanti come Fabrizio Corona, Meta, Google, YouTube, TikTok, X, Ryanair, SSC Napoli e Torino FC. Secondo quanto anticipato da La Repubblica, l’attore contesta la "diffusione illecita, strumentalizzazione e ridicolizzazione di un contenuto personale e riservato", che lo ha trasformato, suo malgrado, in bersaglio del gossip e della gogna digitale.
A rappresentarlo è una figura tutt'altro che neutrale: l’avvocato Annamaria Bernardini de Pace, celebre matrimonialista e sua ex suocera, che ha spiegato così la scelta: "È uno strumento che la legge offre.Potrebbe interessarti
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Una mossa clamorosa, che coinvolge piattaforme globali, club sportivi e nomi del jet-set mediatico, e che potrebbe aprire un precedente rilevante nel rapporto tra privacy, celebrità e diritto all'immagine. Raoul Bova, silenzioso fino a oggi, lancia un messaggio chiaro: i confini della riservatezza non sono terra di nessuno, nemmeno per i potenti del web.
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E un caso che fa riflette su come la privacy sia diventata un argomento di dibattito molto importante. Raoul Bova ha deciso di prendere una posizione forte ma non so se sia la scelta giusta per lui e per gli altri.