Napoli – Tensione a Bagnoli, dove i residenti di via Coroglio si sono radunati oggi davanti agli uffici di Invitalia in via Diocleziano per protestare contro gli espropri previsti nel piano di rigenerazione urbana del Sin di Bagnoli.
I cittadini chiedono un confronto urgente con la struttura commissariale per ottenere chiarezza sui tempi delle procedure e proporre soluzioni alternative, denunciando “valutazioni scandalose” delle loro proprietà da parte dei tecnici di Invitalia.
“Anziché risarcirci per i danni causati dall’inquinamento dell’ex Italsider, una fabbrica imposta dallo Stato, Invitalia svaluta i nostri immobili e ci caccia dalle nostre case”, accusano i residenti. Il malcontento si aggrava alla luce delle misure antisismiche per i Campi Flegrei, che vietano nuove costruzioni nell’area Sin.
“Quando gli espropri saranno effettivi, saremo costretti a trasferirci altrove, probabilmente a Napoli Est, fuori dall’area Sin inizialmente prevista”, spiegano.I manifestanti chiedono “tempi certi” per le operazioni espropriative e rifiutano soluzioni come sistemazioni alberghiere o trasferimenti in località lontane da Bagnoli-Fuorigrotta.
“Siamo stufi di essere trattati come fantasmi. Siamo cittadini napoletani e meritiamo rispetto. I progetti sono approvati, i fondi disponibili: non si capisce il silenzio delle istituzioni”, dichiarano i residenti di Borgo Coroglio, sottolineando l’assenza di risposte alle loro ripetute richieste di incontro.
La protesta evidenzia il crescente disagio di una comunità che chiede trasparenza e certezze per il proprio futuro.
Articolo pubblicato il giorno 7 Luglio 2025 - 20:25
La situazione a Bagnoli pare complicata, i residenti hanno ragione di chiedere spiegazioni su gli espropri. È importante che le istituzioni ascoltino le loro richieste e trovino soluzioni giuste per tutti. Ci sono molti dubbi sulla valutazione delle proprietà.