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Parco del Matese, sversati 800 metri cubi di rifiuti speciali

Si aggrava il fenomeno dell’abbandono indiscriminato di rifiuti in zone vincolate.
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San Gregorio Matese— Ennesimo caso di sversamento incontrollato di rifiuti speciali in una zona a tutela ambientale.

I Carabinieri Forestali di San Gregorio Matese, in collaborazione con i militari della Stazione territoriale, hanno posto sotto sequestro un ingente cumulo di materiale di risulta, rinvenuto nella località "Acqua di Santa Maria", all’interno del Parco Regionale del Matese, in transizione verso lo status di Parco Nazionale.

Durante un controllo, i militari hanno individuato un cumulo di circa 800 metri cubi di fresato d’asfalto, accatastato abusivamente sul suolo. Ma non solo: la stessa tipologia di rifiuto risultava già stesa lungo una stradina sterrata preesistente, per una lunghezza di circa 800 metri e una larghezza media di 6 metri, con uno strato di materiale spesso fino a 15 centimetri.

L’area interessata è sottoposta a plurimi vincoli ambientali: si tratta di zone “B” e “C” del Parco, già classificate come SIC (Sito di Interesse Comunitario) e ZPS (Zona di Protezione Speciale), nonché soggetta a vincolo paesaggistico ai sensi del decreto sull’“Ambito Massiccio del Matese”.

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Gli accertamenti hanno permesso di risalire alla provenienza dei rifiuti, riconducibili a un cantiere stradale attivo nelle immediate vicinanze. A fronte delle irregolarità riscontrate, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro del materiale per gestione illecita di rifiuti speciali non autorizzata, iscrivendo nel registro degli indagati il delegato del legale rappresentante della ditta esecutrice dei lavori, nonché direttore tecnico del cantiere.

Le indagini sono tuttora in corso per accertare eventuali ulteriori responsabilità e verificare se l’illecito rientri in una prassi più estesa di smaltimento abusivo in aree vincolate.

Questo nuovo episodio riporta al centro dell’attenzione il problema ormai cronico dell’abbandono indiscriminato di rifiuti in contesti naturalistici protetti, minacciando l’equilibrio ambientale e paesaggistico di uno dei patrimoni verdi più importanti della Campania.

RIPRODUZIONE RISERVATA Articolo pubblicato il 25 Luglio 2025 - 18:27 - Gustavo Gentile

Commenti (1)

E’ un fatto veramente grave che stano succedendo in questo posto, non capisco perche le autorità non intervengono prima che sia troppo tardi. Ci vorrebbe maggiore controlli e punizioni severi per chi abbandona i rifiuti.

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