la giovane vittima Stefano Margarita
San Marco Evangelista– Una discussione sulla divisione degli incassi illeciti provenienti dalle truffe agli anziani si è trasformata in un bagno di sangue ieri sera a San Marco Evangelista, in provincia di Caserta.
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Un giovane di 25 anni, Stefano Margarita, originario del quartiere Secondigliano di Napoli, è stato mortalmente accoltellato nel corso di una violenta lite in strada.
Il 25enne, soccorso e trasportato d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale di Caserta, è deceduto poco dopo a causa delle gravissime ferite riportate. L’episodio getta una luce inquietante sul sottobosco criminale che lucra sulla vulnerabilità delle persone anziane.
Secondo una prima ricostruzione fornita dai Carabinieri del Comando Provinciale di Caserta, le indagini, coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, si concentrano su un’ipotesi ben precisa: il movente dell’omicidio sarebbe proprio una questione di denaro legata alle truffe.
Stefano Margarita e altri due giovani sarebbero partiti da Napoli per raggiungere il Casertano, con l’intento di incontrare e discutere con due complici, padre e figlio di 57 e 31 anni, entrambi residenti a San Marco Evangelista.
La controversia riguardava la spartizione dei proventi illeciti delle truffe commesse ai danni di persone anziane. Una discussione che, come spesso accade nel mondo della criminalità, è rapidamente degenerata in una violenza inaudita, culminata nell’accoltellamento fatale del 25enne.
Oltre a Margarita, un altro giovane di 24 anni è rimasto ferito nella colluttazione. Attualmente è ricoverato in prognosi riservata, ma fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita. I due uomini, padre e figlio, sono stati fermati con l’accusa di concorso in omicidio e tentato omicidio.
Questo tragico evento evidenzia in modo drammatico quanto sia profonda e pericolosa la piaga delle truffe agli anziani. Un fenomeno criminale odioso, che sfrutta la fiducia e la fragilità delle persone più vulnerabili per estorcere denaro, e che, come dimostra questo omicidio, può generare al suo interno tensioni e violenze estreme per il controllo dei guadagni illeciti.
Le indagini dei Carabinieri proseguono per ricostruire con esattezza l’intera dinamica dell’accaduto e per approfondire i legami tra gli indagati e il sistema delle truffe. Il sospetto è che l’omicidio di Stefano Margarita sia solo la punta dell’iceberg di un sistema ben più vasto e radicato, dove la violenza è una componente intrinseca della spartizione delle “risorse” criminali.
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