La notizia in breve
- Noa Lang afferma che il talento non basta; serve impegno e fatica per adattarsi al ritmo del Napoli sotto Antonio Conte.
- Lang è determinato a divertire il pubblico, creare occasioni e semplificare il gioco, mentre si adatta rapidamente alla nuova squadra e al campionato.
Noa Lang è il primo a saperlo: il talento non basta, serve sporcarsi le mani. E nella sua nuova vita napoletana, fatta di fatica, intensità e ritmi martellanti, lo sa bene. “Sono un po’ stanco, ma va bene così. È pre-season e ci stiamo allenando duramente. Penso che mi sto adattando bene, non vedo l’ora che inizi la stagione” ha raccontato ai microfoni di Radio Crc dal ritiro di Dimaro, tra una sessione e l’altra targata Antonio Conte.
Dopo una settimana a ritmi altissimi, il test con l’Arezzo è servito più a respirare campo che a macinare gioco: “Era importante mettere minuti nelle gambe. Abbiamo creato tanto, non abbiamo segnato, ma era la prima volta insieme. Il rigore? Capita quando un’ala difende (ride, ndr)”. Lang, classe e carisma, ha già una missione chiara in mente: “Voglio che la gente si diverta quando ho la palla. Voglio creare occasioni, aiutare i compagni, rendere il gioco più semplice. E bello da vedere”.
L’ambientamento, garantisce, sarà veloce: “Se sei un buon giocatore, puoi giocare ovunque. Sto conoscendo tutti: squadra, ambiente, campionato, paese. Un passo alla volta, ma mi sento pronto”. E sulla guida tecnica non ha dubbi: “Lavorare con Conte è bello. In Olanda l’intensità era minore, qui si lavora come serve per diventare un giocatore completo. Mi piace uscire dalla mia comfort zone, so che questo è il modo per diventare più forte”.
Articolo pubblicato da Vincenzo Scarpa il giorno 23 Luglio 2025 - 17:20

Vincenzo Scarpa, Giornalista Pubblicista per Cronache della Campania e
Studente di Scienze Politiche all’Università di Napoli Federico II.
Appassionato di qualsiasi tipo di sport, ama scrivere e parlare principalmente di calcio