Noa Lang è il primo a saperlo: il talento non basta, serve sporcarsi le mani. E nella sua nuova vita napoletana, fatta di fatica, intensità e ritmi martellanti, lo sa bene. “Sono un po’ stanco, ma va bene così. È pre-season e ci stiamo allenando duramente. Penso che mi sto adattando bene, non vedo l’ora che inizi la stagione” ha raccontato ai microfoni di Radio Crc dal ritiro di Dimaro, tra una sessione e l’altra targata Antonio Conte.
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L’ambientamento, garantisce, sarà veloce: “Se sei un buon giocatore, puoi giocare ovunque. Sto conoscendo tutti: squadra, ambiente, campionato, paese. Un passo alla volta, ma mi sento pronto”. E sulla guida tecnica non ha dubbi: “Lavorare con Conte è bello. In Olanda l’intensità era minore, qui si lavora come serve per diventare un giocatore completo. Mi piace uscire dalla mia comfort zone, so che questo è il modo per diventare più forte”.






Commenti (1)
È interessante vedere come Noa Lang si adatta a Napoli, ma mi chiedo se veramente la sua esperienza in Olanda non gli dia vantaggi. L’intensità è importante, ma il talento deve essere anche coltivato con pazienza e dedizione.