Intervento record per rimuovere tumore cerebrale infantile
Napoli – Un raro tumore vascolare cerebrale è stato rimosso con un intervento di altissima precisione su un bambino di otto anni. L’operazione è avvenuta all’interno della risonanza magnetica grazie all’uso combinato del laser interstiziale e di un innovativo sistema stereotassico amagnetico, tecnologia tra le più avanzate nel panorama neurochirurgico internazionale.
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Il piccolo paziente era affetto da un angioma cavernoso situato in una zona profonda dell’emisfero sinistro del cervello. La lesione provocava frequenti crisi epilettiche.
L’intervento, eseguito presso la Neurochirurgia dell’AORN Santobono-Pausilipon, è stato possibile grazie all’acquisizione recente della sofisticata strumentazione, donata tramite un lascito testamentario alla Fondazione Santobono.
A guidare l’equipe il professor Giuseppe Cinalli, direttore dell’Unità operativa complessa di Neurochirurgia. «È il primo caso in Italia in cui una lesione vascolare cerebrale è stata trattata con questa combinazione di tecnologie direttamente all’interno della risonanza magnetica – spiega Cinalli –.
L’intervento è durato circa cinque ore e si è concluso senza complicanze. Il piccolo paziente è stato dimesso dopo appena 24 ore in buone condizioni cliniche, con un rapido ritorno alle sue attività quotidiane».
La procedura ha previsto l’inserimento di un laser a fibra ottica nel cervello tramite una microincisione cutanea e un foro cranico di soli tre millimetri. La guida stereotassica, simile a un sistema GPS, ha consentito di eseguire microcorrezioni in tempo reale durante tutta la durata dell’intervento.
La risonanza magnetica, trasformata in una vera e propria sala operatoria, ha permesso di monitorare l’intera procedura senza spostamenti del paziente.
«La combinazione tra laser interstiziale e risonanza magnetica consente oggi una chirurgia cerebrale mini-invasiva, più sicura e meno traumatica – spiega il dottor Giuseppe Mirone, neurochirurgo pediatrico e responsabile del programma MRgLITT (Magnetic Resonance-guided Laser Interstitial Thermal Therapy) –.
Interventi così complessi richiedono un lavoro di squadra: fondamentale è stato il contributo del dottor Domenico Cicala (Neuroradiologia), della dottoressa Emma Paparone (Anestesia) e di tutto il personale sanitario coinvolto».
L’AORN Santobono-Pausilipon è stato il primo centro pediatrico in Europa ad adottare in modo sistematico questa tecnologia a partire dal 2019. «Oggi ci confermiamo capofila in Italia e tra i principali centri europei nella neurochirurgia laser pediatrica», sottolinea il direttore generale Rodolfo Conenna, che ha voluto ringraziare pubblicamente i familiari di Andrea Trapanese, grazie ai quali è stato possibile acquisire la strumentazione.
Collaboratore di lunga data di Cronache della Campania
Da sempre attento osservatore della società e degli eventi.
Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni.
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