Napoli– Una nuova stretta sulla movida nel centro storico di Napoli, con proposte normative provenienti da Palazzo San Giacomo, sta scatenando un’accesa polemica tra gestori dei locali e residenti.
Le regole, che puntano a limitare la “movida fracassona”, rischiano di mettere in ginocchio un’intera economia, secondo gli imprenditori, mentre i residenti, pur accogliendole con favore, ne chiedono un’applicazione rigorosa e controlli efficaci.
La voce dei locali: “Rischiamo la chiusura”
“Fanno prima a chiuderci. Con le nuove regole del Comune non si può lavorare più, daremo battaglia. Abbiamo già contattato gli avvocati”, avvertono, esprimendo il dissenso molti gestori.
Il provvedimento, che dovrà essere approvato in Consiglio Comunale a settembre, circoscrive la sperimentazione della stretta tra Piazza Bellini, Vico Quercia, Via Cisterna dell’Olio e strade limitrofe. Tra le misure più contestate, lo stop alla vendita da asporto alle 2 e il divieto di servire drink ai tavoli all’esterno due ore dopo.
Anche il divieto di musica all’aperto preoccupa i gestori. “Napoli oggi è come Parigi e Berlino. Con la musica live offriamo un servizio rendendo la città all’altezza delle altre destinazioni internazionali. Non si può spegnere una parte di Napoli”. Pur riconoscendo la necessità di nuove norme (“Negli ultimi tempi ci siamo allargati tutti, è indubbio che servano norme”).
Sostengono i gestori dei locali spiegando che “così si mette in crisi un’economia. Si cancellano posti di lavoro”. L’auspicio è che “il Comune ci chiami ad un tavolo. Ci ascolti. Ad esempio si possono fare orari differenziati tra i giorni della settimana e il weekend. Ma comunque mezzanotte è troppo presto”.
Confcommercio Napoli, attraverso il suo presidente Massimo Di Porzio, si schiera apertamente con i gestori: “Siamo fermamente contrari a misure non solo fortemente punitive per bar e ristoranti, ma soprattutto inutili a risolvere il problema degli schiamazzi e della malamovida. Un autogol che desertifica il centro storico, danneggiando l’immagine di Napoli”.
I residenti: “Servono controlli, non solo nuove regole”
Dall’altra parte della barricata, i residenti del centro storico, esasperati da anni di schiamazzi e disagi, accolgono le nuove regole con un misto di speranza e scetticismo.
“Il nuovo provvedimento va nella direzione giusta. Ma servono sanzioni proporzionate. Se la multa è di 100 euro non cambierà nulla. Chi incassa 4 mila euro a notte rischia e va avanti, fregandosene”.
Al momento, la delibera della giunta Manfredi non sembra convincere appieno né gli imprenditori né i residenti, le due facce di un problema annoso che il nuovo dispositivo, in attesa di approvazione, cercherà di affrontare.
Articolo pubblicato da Federica Annunziata il giorno 30 Luglio 2025 - 07:25
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