Il Sud Italia torna a raccontarsi con la lingua senza tempo delle fiabe grazie a “Lo cunto de li Cunti – 390 Anni di Magia”, un progetto teatrale e culturale che sta attraversando il Mezzogiorno con il fascino immortale di Giambattista Basile. In occasione del 450esimo anniversario della nascita del grande autore napoletano e dei 390 anni dalla pubblicazione della sua opera più celebre, il Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo ha finanziato un’iniziativa che mescola memoria e futuro, arte e territorio.
Prodotto dalla Best Live srl, il progetto porta la fiaba dentro i luoghi che l’hanno ispirata: musei, palazzi nobiliari, borghi storici e piazze tornano a vibrare grazie a performance teatrali, concerti barocchi, reading letterari e percorsi sensoriali che valorizzano il patrimonio culturale del Sud. Fulcro dell’intera rassegna è lo spettacolo itinerante “La Vera Storia di Cenerentola”, un libero adattamento de “La Gatta Cenerentola” firmato da Domenico Basile. Attraverso quattro brevi atti dislocati in ambienti diversi, lo spettacolo interroga il pubblico sul vero volto dell’eroina fiabesca, ribaltando punti di vista e offrendo uno sguardo critico sulla tradizione.
A impreziosire il progetto, una serie di appuntamenti d’eccellenza: dal reading di Mariano Rigillo al Museo Capodimonte con le note di Isabella Parmiciano al violino, al convegno dedicato al ruolo delle donne nelle fiabe di Basile alla Biblioteca Nazionale di Napoli, passando per le esibizioni di Milvia Marigliano, Geppy Gleijeses, Ippolita Baldini e Lucianna De Falco, tutti accompagnati da musica dal vivo e ambientazioni storiche d’impatto.
L’evento non si limita a uno sforzo artistico: è un’esperienza immersiva che coinvolge le comunità locali, con accesso gratuito o a costi simbolici, per garantire partecipazione e inclusione. Il Sud torna protagonista non come periferia, ma come centro narrativo del Paese. Borghi come Sessa Cilento, Bracigliano, Villaricca e Santa Maria Capua Vetere diventano palcoscenici di un patrimonio immateriale che Basile, primo a trascrivere le fiabe della tradizione orale, ha reso eterno.
Vincenzo Scarpa, Giornalista Pubblicista per Cronache della Campania e
Studente di Scienze Politiche all’Università di Napoli Federico II.
Appassionato di qualsiasi tipo di sport, ama scrivere e parlare principalmente di calcio
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