Stop attività Jabil per 10 giorni in cessione
Marcianise– Lo stabilimento Jabil di Marcianise, appartenente alla multinazionale americana dell’elettronica, sospenderà le attività da lunedì prossimo fino all’8 agosto per aggiornamenti tecnici legati al piano di cessione del sito, annunciato lo scorso marzo.
La decisione, comunicata dalla Direzione aziendale alle Rsu, segna un passo concreto verso il trasferimento dello stabilimento, che conta 406 dipendenti, alla neonata Tma, società partecipata da Tme di Portico di Caserta e Invitalia, l’agenzia del Ministero dell’Economia.
Un’operazione avallata da Governo e Regione Campania, ma fortemente contestata dai lavoratori, che temono per la stabilità occupazionale.Negli ultimi mesi, i dipendenti hanno dato vita a proteste a Napoli, davanti alla Regione Campania e al Consolato Usa, a Caserta, Marcianise e Roma, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, senza però riuscire a far recedere Jabil dalla decisione.
La multinazionale ha anche avviato una procedura di licenziamento collettivo, lasciata decadere senza inviare le lettere di licenziamento, un segnale chiaro della volontà di procedere con la cessione unilaterale.Durante lo stop, necessario per aggiornare i sistemi, solo il personale indispensabile sarà coinvolto, mentre gli altri lavoratori saranno costretti a ferie forzate, una circostanza che alimenta il malcontento.
“Jabil ci tratta come oggetti”, denuncia un dipendente, riflettendo il clima di frustrazione. La data della cessione, che si ipotizza per dicembre, non è ancora stata definita: “Sarà comunicata al termine delle procedure burocratiche”, precisa l’azienda
.Le Rsu, in una nota, ribadiscono la loro opposizione: “Questa cessione svilisce il sito e non garantisce un futuro stabile per i lavoratori. Lo abbiamo detto a Governo, Ministero e Regione: Jabil non deve abbandonare Marcianise. Il fermo produttivo non può ricadere sui dipendenti. Diffidiamo la Direzione e non staremo a guardare questo scempio”. La tensione resta alta, mentre il destino dello stabilimento e dei suoi lavoratori rimane in bilico.
Questo articolo è stato pubblicato il 24 Luglio 2025 - 20:09
Leggi i commenti
E' una situazion complicata, non si capisce bene cosa accadrà ai dipendenti. Speriamo che ci sia una soluzion che possa garantire un futuro migliore per tutti. La comunicazione dell'azienda è stata poco chiara e crea incertezze.