Pizzo estivo a Napoli, arrestato un esattore.
Napoli– L’ombra del pizzo non si placa mai, neanche con l’arrivo della bella stagione. Anzi, per la criminalità organizzata, questo è il periodo in cui le richieste di tangenti a commercianti e imprenditori si intensificano, con l’obiettivo di finanziare le “ferie” dei vertici e degli affiliati, come consuetudine nel mese di agosto.
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Un fenomeno crescente che, purtroppo, continua a soffocare l’economia locale, sfruttando la vulnerabilità di chi cerca di lavorare onestamente.
Proprio in questo contesto si inserisce l’episodio avvenuto ieri in Via Medina, nel cuore di Napoli. Un 54enne napoletano è stato arrestato dalla Polizia di Stato per tentata estorsione, e denunciato anche per porto di armi od oggetti atti a offendere.
È significativo che l’estorsione sia stata tentata nel pieno centro di Napoli, a pochi passi dalla Questura, evidenziando una sfacciataggine e una pervasività del fenomeno che non teme neanche i luoghi più controllati.
Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, con il supporto dei commissariati Dante, Decumani e Arenella, sono intervenuti in seguito a una segnalazione pervenuta alla Sala Operativa locale, che indicava un uomo intento a minacciare il personale di un esercizio commerciale.
All’arrivo dei poliziotti, il proprietario dell’attività ha raccontato che il 54enne si era presentato chiedendo insistentemente un “rimborso” di 10 euro per una presunta mancata erogazione di tabacchi da un distributore automatico. Al rifiuto della richiesta, l’uomo aveva iniziato a inveire e minacciare i proprietari, per poi allontanarsi rapidamente a bordo di un’autovettura.
Grazie alla profonda conoscenza del territorio e all’intuito investigativo, i poliziotti hanno immediatamente avviato le ricerche dell’auto. Intercettata e fermata in Via Emilio Scaglione, l’uomo è stato bloccato. Sottoposto a perquisizione, è stato trovato in possesso di un coltello con una lama di 10 centimetri, un elemento che ha aggravato ulteriormente la sua posizione.
Per tali motivi, l’indagato è stato tratto in arresto. L’episodio di Via Medina è l’ennesima riprova di come il fenomeno estorsivo non conosca tregua, richiedendo un’attenzione costante e un impegno congiunto delle forze dell’ordine e della società civile per contrastare una piaga che mina la libertà economica e la sicurezza dei cittadini.
Questo episodio evidenzia la persistenza delle richieste di pizzo anche in aree centrali e sorvegliate. Quali strategie preventive e repressive, oltre agli interventi “a caldo”, credi possano essere più efficaci per aiutare commercianti e imprenditori a difendersi da questo fenomeno?
Esperto in diritto Diplomatico e Internazionale. Lavora da oltre 30 anni nel mondo dell’editoria e della comunicazione. E’ stato rappresentante degli editori locali in F.I.E.G., Amministratore di Canale 10 e Direttore Generale della Società Centro Stampa s.r.l. Attento conoscitore della realtà Casertana.
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