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Eboli, il caso della barca abbandonata sulla spiaggia libera da tre anni

A lo scheletro arrugginito della MENSH II resta da tre anni sulla spiaggia. alza la voce: “Uno scandalo ambientale, servono bonifica e responsabilità”
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Ciò che resta della MENSH II, un’imbarcazione di lusso da quasi 24 metri, è oggi una ferita aperta nel cuore della costa ebolitana. Abbandonata sulla spiaggia libera da novembre 2021, trasformata da relitto marittimo a sfondo degradato, la barca battente bandiera polacca è ormai un pericolo per l’ambiente, per i bagnanti e per il decoro del litorale. Una carcassa corrosa dalla salsedine, insabbiata nell’indifferenza istituzionale.

Eppure un’ordinanza c’era. Firmata dal sindaco Mario Conte all’indomani dell’incidente e indirizzata alla società spagnola Neptunus Assets, proprietaria dell’imbarcazione, l’intimazione dava trenta giorni per rimuovere il relitto. Sono passati quasi mille. E il risultato è sotto gli occhi di tutti: nessuno ha fatto nulla.

Da simbolo del turismo nautico a parco giochi per ragazzi, rifugio per sbandati, rampa di lancio per tuffi azzardati, il relitto è diventato un’anomalia assordante.

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“Se fosse finita su un lido privato sarebbe sparita in una settimana,” denuncia un cittadino che ha documentato tutto in un video inviato al deputato Francesco Emilio Borrelli. “Così invece affonda ogni giorno di più. E chissà oli e carburanti dove sono finiti.”

Borrelli, parlamentare di Alleanza Verdi-Sinistra, ha annunciato un’interrogazione urgente, chiedendo l’intervento del Ministero dell’Ambiente e della Capitaneria di Porto: “Non possiamo più accettare questo insulto al territorio. È uno scandalo che parla di abbandono e di impotenza amministrativa. Lo Stato deve intervenire, bonificare, e accertare le responsabilità.”

Nel frattempo, gli operatori continuano a pulire quel tratto di spiaggia, cercando di restituirgli un minimo di dignità. Ma la barca è ancora lì, corrosa e minacciosa, spettro d'acciaio di una burocrazia che ha fallito. “Quando una società privata ignora i suoi doveri – conclude Borrelli – e le istituzioni locali non fanno rispettare le ordinanze, è compito dello Stato difendere la legalità e l’ambiente. Basta ruggine, basta silenzi.”

Articolo pubblicato il 30 Luglio 2025 - 12:05 - Vincenzo Scarpa

Commenti (1)

Leggendo questo articolo, mi sono reso conto di quanto sia triste che una barca abbandonata possa diventare un problema così grande. E’ incredibile come le istituzioni non intervengono. Spero che ci sia una soluzione presto per il bene dell’ambiente.

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