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Castello delle Cerimonie, nuova proroga: chiusura rinviata al 2026

Nonostante la confisca definitiva per lottizzazione l’hotel simbolo del “Castello delle Cerimonie” resta operativo, tra ricorsi, consulenze tecniche e due processi ancora in corso
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Sant'Antonio Abate – Il sipario sul Grand Hotel La Sonrisa non cala ancora. Il Tar della Campania ha infatti rinviato al 29 gennaio 2026 ogni decisione definitiva sulla confisca del noto complesso alberghiero, conosciuto al grande pubblico come il “Castello delle Cerimonie”. Una proroga che permette alla famiglia Polese di tenere ancora aperta la struttura, mentre prosegue il braccio di ferro legale per scongiurarne la chiusura.

La confisca dell’immobile – disposta in via definitiva per il reato di lottizzazione abusiva – resta formalmente in vigore, ma la sua esecuzione è sospesa in attesa della valutazione di nuovi elementi portati dai legali dei Polese.

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In particolare, due consulenze tecniche, una urbanistica e una geologica, oltre a video e documenti, puntano a dimostrare che gli interventi edilizi realizzati non avrebbero causato trasformazioni sostanziali né danni ambientali o paesaggistici.

Nel frattempo, pendono ancora due procedimenti penali: uno legato all’incidente di esecuzione e l’altro a una richiesta di revisione del processo. Intanto, da Sant’Antonio Abate arriva una dichiarazione misurata ma ferma da parte della sindaca Ilaria Abagnale: “È un provvedimento giudiziario che non va commentato, ma va rispettato. I giudici avranno altro tempo per valutare il percorso amministrativo intrapreso con trasparenza e condivisione”.

Lo scorso aprile, anche la Corte d’Appello di Roma è stata coinvolta, con la richiesta formale di cancellazione della confisca da parte di Concetta Polese, volto noto del format televisivo che ha trasformato La Sonrisa in un simbolo pop del sud Italia. Il destino del “Castello” resta dunque ancora sospeso, tra ricorsi, udienze e il tempo concesso dalla giustizia.

Articolo pubblicato il 22 Luglio 2025 - 12:30 - Vincenzo Scarpa

Commenti (1)

E’ strano come un caso del genere possa durare così tanto, non si capisce bene quali siano i motivi reali di questa situazione. Spero che alla fine si risolva tutto per il meglio, ma la giustizia dovrebbe essere piu’ veloce.

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