Un anno di reclusione con la condizionale e una maxi multa da oltre 380mila euro: questa la condanna inflitta dal tribunale provinciale di Madrid a Carlo Ancelotti, attuale commissario tecnico del Brasile ed ex allenatore del Real Madrid. Nessun carcere per lui, ma l’accusa di frode fiscale per l’anno 2014 è stata riconosciuta. È stata invece respinta l’accusa relativa al 2015, portando a un’assoluzione parziale per il tecnico italiano.
Secondo quanto riportato dalla stampa spagnola, il caso riguardava la presunta omissione dei redditi legati allo sfruttamento dei suoi diritti d’immagine, ceduti ad altri enti, durante la sua prima esperienza sulla panchina del Real Madrid. L’ammontare totale della frode contestata sfiorava 1,1 milioni di euro. La procura aveva chiesto per lui una condanna molto più pesante: 4 anni e 9 mesi di reclusione.
Ancelotti, lo scorso aprile, aveva provato a chiarire la sua posizione davanti ai giudici, sostenendo di essersi affidato al suo consulente inglese senza mai sospettare irregolarità: “Quando il Real mi propose la cessione dei diritti di immagine, mi misi in contatto col mio consulente inglese e dopo non me ne sono più occupato perché tutto mi sembrava corretto”. Una difesa che ha convinto solo in parte il tribunale.
Articolo pubblicato il giorno 9 Luglio 2025 - 17:15