Caos alla Grotta Azzurra con risse e file lunghe
Capri – Non solo il fascino delle acque cristalline, ma anche risse, file interminabili e presunti "pizzi" per accedere alla Grotta Azzurra, una delle attrazioni più iconiche di Capri.
Un video, inviato al deputato di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli e al consigliere Gianni Caselli, ha riacceso i riflettori sulle tensioni che ormai da tempo caratterizzano l’accesso alla celebre grotta marina.
Le immagini mostrano una lotta tra barcaioli, ma il problema, secondo i denuncianti, è ben più profondo: turisti costretti a pagare somme extra, in nero, per saltare la fila, mentre chi aspetta il proprio turno si vede scavalcato da chi è disposto a pagare. Una pratica che alimenta malcontento e risse, con il rischio di degenerare in episodi ancora più gravi.
"È un sistema vergognoso, che mortifica Capri e il turismo campano", attaccano Borrelli e Caselli. "Chiediamo verifiche immediate: chi gestisce gli ingressi? Perché si tollerano queste estorsioni?". La denuncia punta il dito contro una possibile doppia filiera: da un lato i biglietti ufficiali, dall’altro un mercato nero di "mance" per evitare l’attesa. "È pizzo legalizzato, e deve finire", tuonano i due esponenti ambientalisti.
La domanda ora è: chi ci guadagna? Se da una parte potrebbero esserci abusivi che approfittano del caos, dall’altra c’è il sospetto che anche chi gestisce legalmente gli ingressi chiuda un occhio. Intanto, i turisti si dividono tra chi paga per entrare prima e chi protesta, mentre le autorità sono chiamate a intervenire prima che l’immagine di Capri ne esca ulteriormente danneggiata.
Una cosa è certa: la Grotta Azzurra merita di essere ammirata da tutti, senza racket e senza prepotenze.
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Mi sembra che la situazion a Capri sia molto complessa, ci sono tanti problemi e non è giusto che i turisti debbano pagare di piu per entrare. Sarebbe meglio se le autorità facessero qualcosa.