Caivano – Estorsioni sistematiche ai danni di imprenditori e commercianti a Caivano, imposte anche durante il riassetto degli equilibri criminali sul territorio.
È il quadro che emerge da una nuova indagine condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che ha portato all’emissione di otto misure cautelari in carcere.
Il provvedimento, firmato dal gip del Tribunale di Napoli, riguarda otto persone – sette delle quali già detenute in seguito ai fermi eseguiti lo scorso 9 luglio – ritenute gravemente indiziate, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso e di estorsione aggravata e continuata.
L’inchiesta ha fatto luce sulla perdurante operatività del clan Ciccarelli, storicamente egemone a Caivano, ma anche sull’emergere di nuove dinamiche criminali nate dopo l’arresto dei vertici del gruppo Angelino-Gallo, un tempo rivale.
Le indagini, avviate nell’ottobre 2024, hanno documentato numerosi episodi di estorsione aggravata, messi in atto attraverso intimidazioni e richieste sistematiche di denaro a esercenti locali.
Il clan aveva il libro mastro del pizzo
Durante le perquisizioni, è stato sequestrato un documento considerato di particolare rilievo investigativo: un elenco dettagliato con cifre e nomi di presunte vittime del racket, ritenuto un vero e proprio registro del “pizzo”.
L’operazione conferma la costante pressione della criminalità organizzata sul tessuto economico di Caivano e la capacità dei clan di riorganizzarsi nonostante i colpi inferti dalle forze dell’ordine.
Articolo pubblicato da Giuseppe Del Gaudio il giorno 30 Luglio 2025 - 11:21

Giuseppe Del Gaudio, giornalista professionista dal 1991. Amante del cinema d’azione, sport e della cultura Sud Americana. Il suo motto: “lavorare fa bene, il non lavoro: stanca”
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