La notizia in breve
- Un'operazione congiunta di Polizia di Stato e Guardia di Finanza ha portato al sequestro di due aziende tessili a Domicella (Avellino) per presunto caporalato e sfruttamento di manodopera straniera, con venti lavoratori bengalesi impiegati irregolarmente.
- Quattro individui sono stati denunciati per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, mentre le aziende sono risultate in condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza inadeguate, evidenziando un grave disprezzo per i diritti dei lavoratori.
Avellino– Una vasta operazione congiunta condotta da Polizia di Stato e Guardia di Finanza ha portato al sequestro di due aziende tessili nel comune di Domicella, in provincia di Avellino, svelando un presunto caso di caporalato e sfruttamento di manodopera straniera.
L’intervento, coordinato dalla Procura della Repubblica di av, rientra in una più ampia strategia di contrasto al fenomeno del lavoro nero e dell’intermediazione illecita.
L’operazione ha visto l’impiego di agenti del commissariato di Lauro, personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Avellino e militari della Guardia di Finanza di Baiano. Durante i controlli, sono stati individuati e identificati venti cittadini originari del Bangladesh.
Sebbene in possesso di regolare permesso di soggiorno, i lavoratori erano impiegati con contratti irregolari o completamente “in nero”, evidenziando una chiara situazione di sfruttamento.
Le indagini hanno portato alla denuncia di quattro individui, tutti di nazionalità bengalese: i due titolari delle aziende, rispettivamente di 46 e 45 anni, e altri due connazionali. Sono accusati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, reati volti a tutelare i diritti dei lavoratori e contrastare forme moderne di schiavitù.
Oltre alle irregolarità contrattuali, è emerso che i due opifici tessili operavano in condizioni critiche, completamente privi dei requisiti igienico-sanitari minimi e delle più elementari norme di sicurezza sul lavoro.
Questa grave mancanza non solo mette in luce un disprezzo per la dignità dei lavoratori, ma rappresenta anche un serio rischio per la loro incolumità.
Le aziende sono state poste sotto sequestro, e le autorità proseguono le indagini per accertare eventuali ulteriori responsabilità e ramificazioni di questo giro di sfruttamento. L’operazione sottolinea l’impegno costante delle forze dell’ordine nel combattere il caporalato e garantire il rispetto della legalità nel mondo del lavoro.
Articolo pubblicato da [authors] il giorno 19 Luglio 2025 - 15:05

Collaboratore di lunga data di Cronache della Campania
Da sempre attento osservatore della società e degli eventi.
Segue la cronaca nera. Ha collaborato con diverse redazioni.