Arzano-Casoria-Casavatore – L’attività di legalità rispetto delle regole con apposita istruttoria posta in essere dal consorzio, ha decretato la decadenza di fatto della concessione per i manufatti denominati “Santa Maria del Buon Consiglio” e “Santa Maria della Pietà” gestiti dalle omonime confraternite con oltre 5000 loculi che sono passati sotto la gestione diretta dell’ente cimiteriale.
Dopo quasi un secolo, a seguito di apposita procedura e un tira e molla infinito con i gestori locali delle stesse confraternite il Presidente del Consorzio, l’arch. Luigi Pappadia, sentito il consiglio di amministrazione hanno dando mandato al direttore Sabato Terracciano e, stante lo stato di grave degrado, fatiscenza e incuria, con criticità strutturali e impiantistiche che ponevano a rischio l’incolumità pubblica, come accertato dalle perizie del tecnico incaricato dall’ente, il consorzio ha deciso di applicare la legge e lo Satuto revocando le concessioni.
Un epilogo che nascerebbe a seguito di ripetute diffide a cui le stesse non avrebbero ottemperato violando gli obblighi di manutenzione ordinaria e straordinaria previsti dal vigente Regolamento di Polizia Mortuaria.
A seguito della declaratoria di decadenza, la detenzione degli edifici da parte della Confraternita di Santa Maria della Pietà e del Buon Consiglio, secondo quanto scritto nell’ordinanza, sarebbe da ritenersi sine titulo e – attesa la natura di beni demaniali.
Il passaggio di consegna, previa redazione di apposito verbale, si è tenuto alla presenza dei rappresentanti del Consorzio e della Curia che hanno anche intentato un ricorso al Tar contro il consorzio cimiteriale difeso dal noto avvocato Nicola Lettieri. Tribunale Amministrativo Regionale che ha respinto la richiesta di sospensiva dei provvedimenti in attesa della fissazione di merito. I vertici dell’ente e i tre sindaci sarebbero in stretto contatto con l’Arcivescovo di Napoli Domenico Battaglia.
Articolo pubblicato da Redazione il giorno 29 Luglio 2025 - 19:47

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